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25 Gennaio 2024 - 11:03
"Il centrodestra si sta intestando una battaglia esteticamente brutta e politicamente insidiosa. Introdurre, infatti, l'autonomia differenziata significa non solo legittimare la sciagurata riforma del Titolo V della Costituzione voluta dalla sinistra nel 2001 o mettere a repentaglio l'unità è la solidarietà nazionale, ma vuol dire soprattutto compromettere irreversibilmente quel che resta della competitività del nostro sistema-Paese. Riflettano soprattutto gli esponenti di FdI, i più esposti su questo fronte, e ripensino alla cultura profonda della destra, non per caso unica forza politica, assieme ai liberali di Malagodi, ad opporsi nel 1970 all'introduzione delle Regioni. Non lasciamo a De Luca la bandiera della riscossa meridionalistica, tanto più che lo fa in senso anti-meloniano. Ricordiamogli che fu il suo partito a cancellare il Sud dalla Costituzione, e nel contempo ricordiamo e valorizziamo quella destra profonda - penso, tra gli altri, all'ex-ministro Mario Landolfi, autore di un apprezzato libro sul 'virus regionalista', all'ex-sottosegretario Pasquale Viespoli, da sempre fautore di un Mezzogiorno nazionale, a un intellettuale del calibro di Gennaro Malgieri, che tante pubbliche riflessioni ha dedicato al pensiero meridiano - che ancora può dare un contributo attivo e fattivo alla politica in Campania e nel Sud. L'unica cosa che non si può e non si deve fare è sacrificare questa parte d'Italia agli interessi di un partito, la Lega, mai così debole eppure, paradossalmente, mai così vicina alla sua meta di sempre: separare il Nord dal Sud. Non facciamo questo inatteso regalo ai vari Emiliano e De Luca". Lo ha dichiarato l'ex deputato Amedeo Laboccetta, presidente dell'associazione "Polo Sud".
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