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Sanità, De Luca alza ancora il tiro

Sanità, De Luca alza ancora il tiro

NAPOLI. «Camorrismo istituzionale». È un’accusa durissima quella che Vincenzo De Luca (nella foto con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi) rivolge al Settentrione in materia di sanità. «Non c’è una sanità del Nord che è eccellente - attacca il governatore campano - ma c’è una sanità del Nord che è eccellente per il 10% ma che per il 90% è fatta di affarismo e camorrismo istituzionale, perché quello che succede nella mobilità passiva non è legata a nessuna eccellenza sanitaria ma soltanto agli affari e al giro di centinaia di milioni che ruotano intorno alle strutture private che abbiamo nel Nord».

«LA MOBILITÀ PASSIVA È SU COSE CHE POSSIAMO OPERARE IN CAMPANIA». Parole durissime quelle di De Luca, che prova ad argomentare in questo modo: «La mobilità passiva della Asl Napoli 1, ad esempio, non è legata all’oncologia; il grosso, quasi la metà è ortopedia e obesità, cose che possiamo operare tranquillamente anche in Campania. C’è un giro di affarismo che fa paura, è questa la verità». De Luca conferma quindi la mobilitazione annunciata, con tanto di manifestazione a Roma contro il Governo.

«IN CAMPANIA SPRECO DI RISORSE». Non la pensa affatto così Così Stefano Caldoro, capo dell’opposizione in consiglio regionale, per il quale «tra i motivi delle cattiva sanità in Campania e della drammatica mobilità passiva primeggia certamente lo spreco delle risorse». Secondo Caldoro è prioritario «impegnarsi nella programmazione e nelle reti sanitarie, investendo anche e soprattutto in tanti plessi ospedalieri della regione che boccheggiano».

MANFREDI: LE RISORSE NON BASTANO. A sottolineare l’insufficienza dei finanziamenti al sistema sanitario è il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Oggi abbiamo un grande problema sulla sanità pubblica in tutta Italia perché le risorse sono insufficienti e soprattutto la sanità territoriale, che è quella più vicina ai cittadini, ha grandi difficoltà e questi problemi si avvertono ancora di più al Sud». Il primo cittadino aggiunge che servono «maggiori investimenti e servizi per i cittadini. C’è grande preoccupazione che questo progetto dell’autonomia differenziata possa peggiorare le cose». Governo nazionale».

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