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02 Febbraio 2024 - 09:02
In Campania esplodono le spese per gas e fertilizzanti, il reddito crollato del 20%. Domani protesta sull’A1. Caputo: ora nuove modalità per i fondi Ue e remunerazioni giuste
NAPOLI. I numeri della crisi del comparto rurale in Campania sono allarmanti. Il solo incremento del costo del gas e dei fertilizzanti è stato del 200%; nel 2023 il reddito netto degli agricoltori è sceso del 20%, con le imprese che lavorano in perdita aumentate del 30%. Mentre da Bruxelles arrivano le immagini della protesta dura degli agricoltori contro il Green Deal promosso dall’Europa, anche in Campania il malcontento dilaga: ciascuna azienda ha infatti circa 16mila euro di costi medi e per le sole imprese zootecniche, spiega la Cia, la crescita delle spese correnti nel 2023 è stata del 57%.
L’ASSESSORE: NON IGNORARE LE PROTESTE. Una situazione che rischia di farsi insostenibile per l’intero settore. «Come comitato europeo delle regioni abbiamo chiesto all’Ue di cambiare le modalità di assegnazione dei fondi agli agricoltori per proteggerli meglio dai crescenti rischi derivanti da eventi meteorologici estremi, fluttuazioni dei mercati e crisi globali», spiega Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania. Di fronte ai trattori in piazza, Caputo spiega che «non possiamo più ignorare le proteste degli agricoltori che meritano una giusta remunerazione». L’assessore non ha dubbi: «Lotta ai cambiamenti climatici, tutela dei lavoratori e stabilizzazione del reddito agricolo devono necessariamente coesistere».
MOBILITAZIONE ANCHE A CASERTA. Ma le proteste in tutta la Campania continuano e si allargano. Oltre che a Benevento e Avellino, dove restano i presidi, i trattori si metteranno in movimento anche nel Casertano. L’appuntamento è per domani, con una marcia di trattori che da Casal di Principe, da due anni epicentro della protesta degli allevatori bufalini contro il piano di eradicazione della brucellosi della Regione, raggiungerà il casello autostradale dell’A1 di Santa Maria Capua Vetere. La decisione è stata presa ieri nel corso della riunione organizzata da Altragricoltura Campania Nord tenuta a Cancello e Arnone; allevatori, artigiani e agricoltori hanno deciso di mobilitarsi a causa della crisi internazionale che ha però «radici e cause profonde in Italia».
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