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04 Febbraio 2024 - 08:00
NAPOLI. Circa 400 trattori in marcia in tutta la Campania. Non si arresta la protesta degli agricoltori. Anzi. Ieri è stata una giornata caratterizzata da nuove iniziative del mondo agricolo, sceso in piazza per evidenziare la crisi del comparto ritenuta ormai insostenibile per le politiche degli ultimi decenni e per la concorrenza considerata sleale e dannosa di prodotti importati da Paesi extra Ue.
LUNGHI CORTEI DEI MEZZI AGRICOLI. Nel Casertano 200 manifestanti con una settantina di trattori si sono messi in marcia da Casal di Principe per arrivare a Santa Maria Capua Vetere, dove hanno montato un presidio a pochi metri dal casello autostradale dell’A1; oltre 300 i trattori che si sono mossi invece da Benevento verso la Valle Telesina, lungo la Statale 372 Telesina, mentre un presidio è stato effettuato anche ad Avellino. Disagi inevitabili per gli automobilisti, che però in molti casi hanno solidarizzato con i manifestanti: «Questa non è solo la nostra battaglia, è la battaglia di tutti», affermano gli agricoltori.
LA PROTESTA NEL CASERTANO. L’associazione Altragricoltura Campania Nord, che da due anni anima la protesta degli allevatori bufalini contro il piano della Regione Campania di eradicazione della brucellosi, ha organizzato la marcai dei trattori che da Casal di Principe ha raggiunto il cimitero di Santa Maria Capua Vetere, a poche centinaia di metri dal casello autostradale dell’A1. Gli agricoltori, che annunciano presidi e manifestazioni per almeno altri due giorni, chiedono di incontrare il prefetto di Caserta per esporre le ragioni della protesta.
«SPECULAZIONE SULLA NOSTRA PELLE». «L’Italia è un Paese dalla tradizione contadina e con un enorme patrimonio agroalimentare fondato sul lavoro della terra e nel mare e sulla grande diversità dei suo sistemi culturali e ambientali», afferma Gianni Fabbris, coordinatore regionale della Campania di Altragricoltura. Ma ora, denuncia, «il rischio forte è che possa trasformarsi in una piattaforma commerciale speculativa in cui il Made in Italy diventa l’occasione di business per la speculazione finanziaria». Gli agricoltori si battono contro la crisi e le misure europee e nazionali: «Una grande prova di forza - dice Adriano Noviello, presidente dell’associazione di tutela allevamento bufala mediterranea e componente del direttivo di Altragricoltura - per lanciare un messaggio chiaro: vogliamo un tavolo che possa accogliere le istanze degli agricoltori».
LA PROTESTA A BENEVENTO. Stesse scene a Benevento, dove la marcia ha coinvolto circa 200 trattori e centinaia di lavoratori e imprenditori agricoli che si sono messi in marcia lungo la Telesina, che collega il Tirreno con l’Adriatico. Il corteo dei mezzi è partito dalla Rotonda dei Pentri per dirigersi, dopo aver percorso circa 40 chilometri, a Telese Terme per poi tornare indietro al luogo di partenza nel capoluogo sannita.
LA SOLIDARIETÀ AI MANIFESTANTI. Bandiere tricolori al vento, tutte le proteste si sono svolte in modo pacifico e senza particolari tensioni per l’ordine pubblico. Disagi ovviamente per gli automobilisti, con il traffico rallentato dai lunghi cortei formati dai mezzi agricoli che procedevano lentamente. Tuttavia, nonostante i disagi, molti cittadini hanno manifestato la loro solidarietà agli agricoltori, perché «questa battaglia non è solo la loro ma di tutti, in quanto loro producono il cibo che noi mangiamo. Se non possono più farlo il problema ci riguarda tutti».
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