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19 Febbraio 2024 - 07:30
NAPOLI. «Chiederemo un incontro al Presidente della Repubblica». Vincenzo De Luca (nella foto) ci prova con il Quirinale. Nella sua battaglia per lo sblocco dei fondi europei di sviluppo e coesione - circa 5,6 miliardi per la Campania - il governatore cerca una sponta al Colle.
LA RICHIESTA A MATTARELLA. Così prova a tirare per la giacchetta Sergio Mattarella: «Sblocco dei fondi Fsc per il Sud, per i Comuni, per la cultura. Chiederemo un incontro al Presidente della Repubblica. Chiederemo di essere ricevuti con una delegazione di sindaci per spiegare le ragioni di questa battaglia», annuncia. De Luca si appresta dunque a tornare a Roma con i sindaci, stavolta con modalità più “istituzionali”, diverse da quel ricorso alla piazza con annessa tensione con la polizia e insulto alla premier Giorgia Meloni che tanto hanno fatto discutere venerdì scorso.
È SCONTRO CONTINUO. Ma la polemica intanto non si placa affatto. A ribattere nuovamente a De Luca è il ministro della Cultura, Gennaro Sanguliano, che torna a ribadire che riguardo al Fondo sviluppo e coesione, «secondo la Ragioneria Generale dello Stato nel periodo 2014-2020 la Campania ne ha utilizzati solo il 37 %». Ma i toni altissimi usati dal governatore campano sono andati di traverso a tutto il centrodestra: «Il frasario e l’atteggiamento di De Luca sono degni del celebre personaggio interpretato da Tomas Milian (l’attore noto per il personaggio di “er monnezza”, ndr). Una volgarità istituzionale senza precedenti è quella che abbiamo visto sfilare a Roma», è l’accusa del senatore di Fdi Antonio Iannone, commissario del partito in Campania.
LA UIL SI SCHIERA CON DE LUCA. Se l’eurodeputata di Fratelli d’Italia, Chiara Maria Gemma, si dice «convinta che non servano le minacce di De Luca per cambiare rotta rispetto a un lavoro del Governo costante per il Sud e l’Italia», sulla vicenda del riparto dei fondi Fsc il presidente campano incassa il sostegno della Uil: «La cultura è una potente risorsa, investire nella cultura e negli eventi culturali significa generare e produrre crescita, sviluppo e occupazione sui nostri territori, penso a tutte le lavoratrici e ai lavoratrici del comparto e a quelli dell’indotto. La Campania, il Sud non possono essere penalizzate», avverte Giovanni Sgambati, segretario della Uil di Napoli e Campania. E dopo le critiche di tanti sindacati di polizia, ieri il governatore ha incassato la solidarietà dei segretari nazionali del Libero sindacato di polizia (Lisipo) Antonio de Lieto e del Pnfd (Polizia nuova forza democratica) Franco Picardi. Quel «chiedete che qualcuno venga qui a parlare altrimenti ci dovete caricare, ci dovete uccidere», rivolto venerdì scorso in piazza ai poliziotti, secondo i due sindacalisti «non contiene alcuna offesa diretta agli operatori della polizia presenti».
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