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Anziani maltrattati, in Campania sono 250mila

Anziani maltrattati, in Campania sono 250mila

Cisl e Federazione Pensionati aprono uno sportello di denunce. In aumento anche gli abusi sessuali

NAPOLI. Due anziani su tre affermano di essere stati vittime di abusi sessuali (1,90%), fisici (14,10%), psicologici (33,40) o finanziari (13,80%) in contesti istituzionali che comprendono non solo le organizzazioni in quanto tali e le persone che vi lavorano, ma anche le case di cura e gli ospedali. Circostanza, questa, che per certi versi accomuna gli anziani alle donne e ai minori. La percentuale che si rivolge al 1522, il numero antiviolenza e stalking è maggiore tra le anziane. In Campania ne sono oltre 250mila anziani e 150mila vittime di abusi. Ed ancora. Sette milioni di persone prestano la loro attività in aiuto agli anziani non autosufficienti, che sono circa 3milioni e mezzo, 900mila sono le badanti ufficiali secondo i dati dell'Inps, che arrivano invece a più di 1milione e 800 mila, per un totale di 10 milioni che girano attorno a questo mondo.

I dati sono emersi nel convegno promosso da Cisl Napoli e la categoria dei Pensionati durante il quale è stato presentato uno speciale che traccia un quadro della situazione in Italia attraverso dati, grafici e analisi dettagliate dei fattori di rischio che espongono gli over 65 alle diverse forme di maltrattamento, provando anche a comprendere le aree di intervento su cui lavoare per sradicare le discriminazioni e tutelare i diritti dei più fragili. «Dati molto lontani dalla realtà perché non sempre vengono denunciati afferma Melicia Comberiati, segretaria della Cisl di NapoliE questo perché ci sono troppe falle nella comunicazione tra i sistemi, quello sociale e quello sanitario. Ci sono ancora troppi pochi operatori sociali e precari. Dobbiamo andare alla riscoperta del valore dell'anziano, che non dovrebbe mai essere visto come un peso quando diventa fragile e magari non può contribuire all'economia familiare o badare ai nipoti. Occorre sensibilizzare e formare gli operatori sanitari al riconoscimento della violenza e magari istituire il "telefono argento".

La Cisl e la Fnp Cisl Napoli vogliono continuare ad essere "sentinella del bisogno", intercettando i bisogni e gli abusi, soprattutto quelli nascosti. Vogliamo essere anticorpo al dilagare dei maltrattamenti». Nel corso del convegno è stata annunciata l’apertura del centro di ascolto: “Non sei solola Fnp è con te” presso la sede della Fnp di Napoli, in via Depretis che rappresenta una prima forma di tutela dei soggetti fragili della comunità Per il segretario nazionale dei pensionati Cisl, Emilio Didonè che ha concluso l'incontro occorre che si ritorni alle relazioni sociali. «Nessuno deve essere lasciato solo, altrimenti questi fenomeni non diminuiranno. Il 40% degli abusi sia familiari che nelle Rsa non è denunciato. Non è solo un problema di controlli ma culturale. Il termine vecchio è diventato quasi un insulto e pur essendo la maggioranza relativa del Paese, siamo sempre stati invisibili. La politica ha grosse responsabilità perché per troppo tempo ha fatto finta di non vederci. Ora vogliamo contare di più con leggi specifiche e provvedimenti a misura. Bisogna solo passare dal dire al fare e il sindacato continuerà la sua presenza territoriale con un’attenzione particolare a quei luoghi e a quei contesti di vita nei quali le persone anziane, soprattutto le più fragili, sono potenzialmente più esposte al rischio di maltrattamenti».

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