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07 Marzo 2024 - 09:13
NAPOLI. Napoli in ritardo sulla mobilità sostenibile con numeri record di veicoli privati in circolazione (600 auto ogni 1.000 abitanti) e una condizione carente in termini di dotazione di binari e metro: il capoluogo campano a livello nazionale risulta essere tra i comuni più colpiti dal 2010 al 2023 dagli eventi meteorologici estremi che hanno causato danni alle infrastrutture di trasporto pubblico o interruzioni al servizio. A fare il punto, con dati e analisi, è il report “Pendolaria-Speciale aree urbane” di Legambiente diffuso nell’ambito della campagna “Clean Cities” e che mette in luce i ritardi dellItalia e gli impatti che gli eventi meteo estremi stanno avendo sulle infrastrutture del trasporto pubblico in tutta la Penisola. I dati parlano chiaro: in Italia la lunghezza totale delle linee di metropolitane si ferma a poco meno di 256 chilometri totali, ben lontano dai valori di Regno Unito (680,4), Germania (656,5) e Spagna (615,6). Il totale di chilometri di metropolitane in Italia è inferiore, o paragonabile a quello di singole città europee come Madrid (291,3) o Parigi (225,2). Tra le città, Napoli è lontana rispetto alle capitali europee in termini di dotazione di binari di metro: si parla di 1,5 chilometri ogni 100mila abitanti, ben lontani da altre capitali quali Londra (4,93), Madrid (4,48), Berlino (4,28). Nelle aree metropolitane italiane c’è uno dei tassi di auto di proprietà più alto del mondo. Napoli con 600 le auto ogni 1.000 abitanti è lontana da Madrid, dove il tasso di motorizzazione è di 360 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra 351, a Berlino di 337 e a Parigi 250. Le conseguenze sono importanti, purtroppo, perché riguardano direttamente i livelli di inquinamento urbano e, indirettamente, la salute delle persone e la vivibilità delle stesse città. Dal 2010 al 2023 in Italia sono stati 182 gli eventi meteo estremi che hanno avuto, per esempio, impatti sui servizi ferroviari con rallentamenti o interruzioni causati non solo da piogge intense e allagamenti; frane dovute a intense precipitazioni, ma anche da temperature record e forti raffiche di vento. Le regioni più colpite sono Lazio (37), Lombardia (25) e Campania (17). Tra le città, dopo Roma c’è Napoli con 12 casi per allagamenti e danni a binari e stazioni. «La sfida che affrontano oggi le città è complessa e al tempo stesso inderogabile. Lo scenario unico possibile, e quindi vincente anche guardando all’emergenza climatica, è quello di centri urbani sostenibili in grado di offrire condizioni di vita adeguate a tutti i cittadini attraverso soluzioni “smart”, a costi accessibili e a zero emissioni. Serve - commenta Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania - una cabina di regia “urbana” che includa Governo, sindaci e rappresentanze civiche per innescare una profonda riflessione politica nazionale che ponga la città e le sue periferie al centro del progetto di rilancio del Paese. Nel complesso l’immobilismo dei sistemi di mobilità urbana nelle principali città del nostro Paese si conferma essere uno dei principali problemi che da affrontare. Si deve puntare a creare le basi per un moderno trasporto su rotaia in ambito urbano, affiancando gli investimenti sulle infrastrutture con offerte articolate e interconnesse, tra tram, metro, treni regionali, mobilità dolce ed elettrica».
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