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17 Marzo 2024 - 18:38
Una statua, a grandezza naturale, per ricordare don Peppe Diana, il sacerdote martire ucciso trent'anni fa dalla camorra nella sua parrocchia a Casal di Principe, mentre stava per dire Messa. Scolpita da don Battista Marello, uno dei maggiori scultori italiani in bronzo, è stata commissionata dall'amministrazione comunale di Casal di principe. La statua, che è stata posta nel cimitero a poca distanza dalla tomba del prete anticlan, è stata fusa in bronzo statuario dalla casa fonditrice De Guidi di Valeggio sul Mincio, nel Veronese, pesa circa 220 chili ed è stata inaugurata questa mattina alla presenza del sindaco di Casale Renato Natale, della famiglia di don Peppe (la sorella Marisa e il fratello Emilio), del testimone oculare dell'assassinio, Augusto Di Meo, e dell'artista. A benedirla don Franco Picone, vicario generale della Diocesi di Aversa. Centinaia di persone oggi hanno partecipato all'inaugurazione e hanno reso omaggio alla tomba di don Peppe. «È il momento in cui don Diana sta per cadere a terra colpito dai proiettili del killer, ma non cade, perché gli eroi non muoiono». Lo ha rappresentato così don Battista Marello, prete per vocazione e artista per passione «il suo don Diana». «Abbiamo voluto la statua – spiega Renato Natale, primo cittadino di Casal di Principe – per rendere omaggio sempiterno al sacrificio di don Peppe. Questo è il mio ultimo anno da sindaco, alla prossima commemorazione parteciperò da laggiù in fondo come un comune cittadino».
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