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Campania, aumentano le richieste di prestiti per le cure mediche

Campania, aumentano le richieste di prestiti per le cure mediche

I tempi di attesa sempre più lunghi della sanità pubblica spingono i cittadini a rivolgersi a quella privata e, per sostenere questi costi, sono tanti coloro che scelgono di chiedere un prestito. In Campania, secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, nel 2023, le richieste di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,5% per cento del totale dei finanziamenti chiesti nella regione e chi ha presentato domanda per questa tipologia di prestito ha cercato di ottenere, in media, 5.632 euro. «Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it. «Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi». I lunghi tempi di attesa nella sanità pubblica sono confermati da una recente indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, che ha rilevato come, in Italia, l’attesa media sia arrivata a circa 77 giorni, valore che al Sud e nelle Isole sale addirittura a 85 giorni. Chi in Campania, lo scorso anno, ha chiesto un prestito personale per pagare cure mediche ha cercato di ottenere, in media, 5.632 euro da restituire in 49 mesi. Se si guarda al profilo dei richiedenti campani si scopre che chi ha presentato domanda di prestito personale per far fronte alle spese mediche aveva, all’atto della firma, mediamente, poco più di 45 anni, valore più alto se confrontato con l’età media in cui, in generale, si chiede un prestito personale in Campania (42 anni). Andando più nello specifico, quasi una domanda su quattro (23,1 per cento) arriva da richiedenti campani con età compresa tra i 45-54 anni; seguono coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (21,1), mentre al terzo posto si posizionano i soggetti con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (20,8). La città con l’importo medio più elevato richiesto è Salerno, con 6.078 euro, mentre subito dopo ci sono Napoli (5.848) e Benevento (5.225): il capoluogo sannita è anche quello con l’età media dei richiedenti più bassa, ovvero 44 anni, mentre quella più alta si registra a Salerno e Caserta con 46 anni. Altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti; nel 35,4 per cento dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è stata una donna, percentuale più elevata rispetto alle richieste di prestito totali, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 22,6 per cento. Dall’analisi emerge anche come, nell’ultimo anno, il tasso dei prestiti personali sia aumentato notevolmente: nel 2022 il tasso annuale effettivo globale medio riservato ai campani che hanno chiesto un prestito personale per spese mediche è stato pari al 9,65 per cento, valore salito all’11,09 nel 2023, in aumento del 15. «Curarsi in Campania, come continuiamo a denunciare da quasi dieci anni, è diventato insostenibile, un’emergenza sociale. A confermarlo anche le analisi di due portali specializzati in indagini sul credito. Lo scorso anno le richieste di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,5% del totale dei finanziamenti chiesti nella regione. Ennesima prova provata di un disastro senza precedenti e che fa emergere una verità da brividi: in Campania, o si paga per le cure oppure si muore. Altro che le vergognose fanfaronate e i finti record di De Luca» dice Severino Nappi, capogruppo regionale della Lega.

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