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08 Maggio 2024 - 08:07
La decisione del Governo di istituire un commissario straordinario per la brucellosi bufalina mette tutti d’accordo. Una decisione attesa da tempo da tutto il comparto degli allevatori casertani, e che è diventata realtà con l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto Agricoltura. Soddisfazione e attesa tra gli allevatori bufalini casertani, che adesso chiedono che «il nuovo commissario sia una persona competente», mentre il portavoce degli allevatori Gianni Fabbris, ha interrotto lo sciopero della fame che andava avanti da 20 giorni.
«DECISIONE NELLA GIUSTA DIREZIONE». «La decisione del Governo va nella giusta direzione nel contrasto alla brucellosi che affligge gli allevamenti delle bufale nella Campania, e rappresenta una risposta determinante per i nostri allevatori, stabilendo finalmente la verità. L’obiettivo resta salvaguardare gli operatori del settore di un prodotto di eccellenza della nostra terra», afferma il senatore campano della Lega, Gianluca Cantalamessa (nella foto a sinistra), capogruppo in commissione Agricoltura. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore di FdI Sergio Rastrelli (nella foto a destra), secondo il quale «è un’ottima notizia per la Campania, dopo le politiche dissennate del presidente De Luca, del tutto incapace di affrontare e risolvere il problema della brucellosi e della tubercolosi bufalina». Sempre dalla Lega il deputato Gianpiero Zinzi si dice «orgoglioso che la nostra battaglia al fianco degli allevatori e dell’intero comparto bufalino abbia portato, finalmente, all’unica soluzione possibile. È una vittoria per migliaia di aziende che hanno un’occasione di riscatto». Per la senatrice di FdI Giovanna Petrenga si tratta di «uno straordinario segnale di attenzione ai territori per l’eradicazione delle infezioni bovine e bufaline che da troppo tempo attanagliano la Campania».
SODDISFATTI ANCHE GLI ALLEVATORI. Il portavoce degli allevatori casertani Fabbris, spiega che «il decreto di nomina del Commissario annunciato dal Governo sarà valutato nel merito rispetto a due indicatori fondamentali, ovvero il nome del commissario, che auspichiamo sia una figura di elevata competenza tecnico-scientifica e gestionale, e la natura del mandato ad agire, che dovrà essere pieno sia per mettere mano ai piani regionali, che vanno riscritti visto il fallimento di quelli messi in campo fin qui, sia perché dovrà contare su una necessaria riorganizzazione dei servizi». Il segretario generale della Cisal Caserta, Ferdinando Palumbo, dice che «l’avvicendamento tra una gestione commissariare e l’altra è un primo timido passo».
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