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04 Giugno 2024 - 08:40
Il ministro incontra gli industriali e accusa De Luca: non faccio polemiche, ma guardate le risorse non spese. Fitto: la firma con la Campania anche oltre giugno, è un problema di merito
NAPOLI. La firma con la Regione Campania per la sottoscrizione dei Fondi di sviluppo e coesione «non è un problema di data ma un problema di merito. Un accordo si firma se sono state risolte tutte le questioni». Questioni tutt’altro che risolte, evidentemente. Raffaele Fitto è a Napoli per un confronto in vista delle elezioni europee con gli industriali partenopei guidati da Costanzo Jannotti Pecci, e mette subito in chiaro che la firma per l’accordo sui Fondi Ue è ancora lontana.
«È UN PROBLEMA DI MERITO». Il ministro per gli Affari europei, il Sud e il Pnrr, spiega che l’intesa si potrebbe firmare «domani mattina così come oltre il 30 giugno. Non è un problema di data, è un problema di merito», ripete a proposito della tempistica sulla sigla dell’accordo di coesione con la Campania, su cui c’è stata una vertenza che ha portato il Consiglio di Stato a fissare i termini entro cui dovrà esserci l’intesa.
IL LIMITE DI FINE GIUGNO. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, aveva parlato di fine giugno per la firma, ma Fitto ora non esclude che si possa anche andare oltre quella data.
IL PROBLEMA DELLE SPESE EFFETTIVAMENTE REALIZZATE. Quando parla di un problema di merito, Fitto ha in mente quello della spesa: «Io non devo fare polemica con nessuno. Andate a vedere i dati della Ragioneria generale dello Stato, che sono gli unici disponibili, così evitiamo di fare polemiche», dice il ministro rispondendo sulle critiche rivoltegli più volte dal governatore campano. Il tema è «collegato alle modalità di spesa» delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
«RITARDI NELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020». Il ministro invita quindi ad «andare a vedere qual è il livello di spesa delle risorse 2014-2020, non quelle europee, ma quelle nazionali» e spiega come, invece, sulla programmazione «2021-2027 non c’è nessun ritardo ma c’è un lavoro di dettaglio che si sta facendo, che ha visto il superamento di tutte le difficoltà con quasi tutte le Regioni», dice Fitto, ricordando che sono state sottoscritte «18 intese con 18 Regioni, anche di colore politico differente». Quindi, chiarisce Fitto, «non è in discussione che quelle risorse vengano spese in Campania, il Governo lo ha scelto. Sono in discussione la modalità di spesa e la correzione del metodo».
I FONDI PER BAGNOLI. Nel frattempo il ministro del Sud rivendica i finanziamenti dati per la riqualificazione di Bagnoli, sottolineando che «noi abbiamo assegnato 1,2 miliardi di euro col decreto legge e coesione per il recupero di Bagnoli, questo è un fatto dopo oltre 30 anni, che è merito del Governo e del presidente del consiglio Meloni in modo particolare».
IL DIVERSO RAPPORTO CON MANFREDI. Quello di Bagnoli è l’argomento che offre a Fitto il destro per indirizzare un’altra stilettata a De Luca: «Io non faccio paragoni, dico che il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha sempre avuto un approccio per quanto mi riguarda istituzionale, e quindi stiamo lavorando molto bene».
«IL CONTENZIOSO CON DE LUCA NON ATTIVATO DA ME». Al contrario, spiega riferendosi a De Luca, Fitto ricorda che «con tutti i presidenti di Regione ho avuto un rapporto proficuo e positivo, mentre in un caso, com’è noto, c’è un contenzioso non attivato da me, ci sono una serie di accuse e polemiche alle quali io non ho mai replicato e continuo a non replicare, perché il mio approccio è istituzionale».
«DE LUCA HA OFFESO LA PREMIER». Fitto non si è sottratto poi dal rispondere a una domanda su quanto è avvenuto nei giorni scorsi a Caivano, quando Meloni ha ricordato a De Luca l’insulto che aveva ricevuto: «Mi risulta che ci sia stata un’offesa grave nei confronti del presidente del Consiglio. È una risposta che ha sottolineato la gravità di questa offesa. Sono cose diverse».
«LA RELAZIONE SULLA ZES UNICA SPAZZERÀ VIA LE POLEMICHE». Infine, l’ultima bordata a De Luca il ministro la riserva sulla Zes unica del Mezzogiorno, annunciando che «stiamo predisponendo una relazione che aiuterà a comprendere e, mi auguro, a spazzare via delle polemiche molto strumentali». Nella relazione «racconteremo anche quello che è stato il lavoro delle otto Zes fino a oggi e quello che è il lavoro della Zona unica, che è al punto di concreta realizzazione».
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