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San Giovanni Bosco, De Luca: battaglia iniziata nel 2016

San Giovanni Bosco, De Luca: battaglia iniziata nel 2016

«Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro che è stato fatto e anche per il contrasto alle organizzazioni criminali. Quello che è mancato in queste ore, è ricordare che questa battaglia contro la camorra la Regione Campania la sta facendo dal 2016». Cosi il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che a margine del convegno "L'esperienza della Campania nello sviluppo di servizi di mobilità integrata", commenta la notizia di ieri degli arresti da parte di carabinieri e dda che hanno inferto un duro colpo al clan Contini di Secondigliano, il quale era anche riuscito a infiltrarsi nella gestione dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Proprio il governatore della Campania, negli anni scorsi, aveva avviato una battaglia contro le ramificazioni della criminalità all'interno delle strutture ospedaliere.

«È giusto il caso di ricordare - spiega De Luca - che risale al dicembre 2018 la mia prima richiesta di istituzione di un posto di polizia al San Giovanni Bosco. Ho rinnovato questa richiesta a giugno del 2019 e l'ho ancora rinnovata a gennaio del 2020. Nel frattempo abbiamo cacciato dall'ospedale le presenze camorristiche, quelli che gestivano il bar senza averne titolo, quelli che avevano realizzato un parcheggio in area pubblica. Abbiamo rinnovato tutti i contratti che era possibile rinnovare e dunque davvero abbiamo fatto un lavoro straordinario. Faremo rivedere le immagini di quando il direttore generale dell'Asl Napoli 1, Circo Verdoliva, ha caricato materialmente le strutture del bar che abbiamo eliminato fra le minacce di quelli che lo gestivano. C'è veramente un lavoro di anni per la legalità e per la pulizia degli ospedali e oggi c'è un altro passo in avanti, esprimiamo davvero il nostro apprezzamento, è una battaglia che deve continuare in maniera continua nel corso del tempo per impedire che rientrino».

«Ricordiamo la vicenda delle formiche - aggiunge ancora il presidente della Campania - che rappresentavano un tentativo di intimidazione della camorra: ricordo che ci fu una commissione che valutò che erano state aperte le buste di zucchero e le avevano portate dalla finestra fino ai lettini, fino alle colonne per le transfusioni. Dunque veramente - aggiunge De Luca - abbiamo lavorato in condizioni difficilissime. Ne approfitto per rivolgere un ringraziamento al personale medico, infermieristico, amministrativo, perché loro sono stati in prima fila e a loro abbiamo dato una mano per poter lavorare con sensibilità in questi anni. Continueremo ad andare avanti così». 

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