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Agguato a Orta di Atella, i due fratelli uccisi dopo la lite

Agguato a Orta di Atella, i due fratelli uccisi dopo la lite

CASERTA. Prima la lite, poi il duplice omicidio in strada a Orta di Atella, in provincia di Caserta. È accaduto poco prima delle 14 ieri nei pressi dell’ingresso dello svincolo dell’asse mediano Nola-Villa Literno, nel territorio comunale di Orta di Atella.

UCCISI DUE FRATELLI. Le vittime sono due fratelli: si tratta di Marco e Claudio Marrandino (i due nella foto), rispettivamente di 40 e 29 anni, entrambi incensurati. Le due vittime sono entrambe di Cesa, nel Casertano. Il primo è un avvocato, il secondo e un imprenditore edile. In particolare Marco Marrandino era molto noto nella cittadina casertana, in quanto era stato anche presidente del consiglio comunale durante la consiliatura di Cesario Liguori dal 2021 al 2015.

SMENTITA LA PISTA DELLA CAMORRA. In un primo momento le modalità del duplice omicidio (Claudio è stato rinvenuto all’interno dell’abitacolo dell’auto dove si trovavano i due fratelli, mentre Marco è stato colpito alle spalle ed è morto sul selciato), avevano fatto subito pensare all’ipotesi che potesse trattarsi di un agguato di camorra, ma successivamente la matrice camorristica sembra sia stata scartata dagli inquirenti. Il cadavere di Claudio Marandino, infatti, è stato rinvenuto dai carabinieri all’interno di una Bmw bianca, mentre quello del fratello era distante alcune decine di metri, riverso in una pozza di sangue a faccia in giù, forse mentre tentava di fuggire: aveva un telefonino in mano, probabilmente in un disperato tentativo di avvertire qualcuno di ciò che stava accadendo. Tra le ipotesi alla base del litigio poi degenerato questioni economiche connesse a una vendita all’asta giudiziaria. Ma ieri sera non c’era ancora alcuna certezza.

UN LITIGIO FINITO IN TRAGEDIA. La fuga del presunto killer è durata poco: i carabinieri della compagnia di Marcianise hanno fermato un operaio di 53 anni, anche lui incensurato e di Cesa, ritenuto dagli investigatori il presunto autore del duplice omicidio. Si sarebbe trattato di un litigio finito male per futili motivi.

IL PIÙ PICCOLO UCCISO NELL’AUTOMOBILE. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la Bmw dei due fratelli era ferma sulla strada e sembra che i due stessero discutendo con un uomo che poco più avanti aveva parcheggiato la sua auto, una macchina modello familiare. Il primo ad essere stato freddato dai colpi di pistola è stato il fratello minore che era seduto al lato passeggero. Mentre l’altro fratello, Marco, è stato colpito poco più avanti nel tentativo di mettersi in salvo.

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