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Volpi, cinghiali e volatili chiusi in gabbia, 5 denunciati

Volpi, cinghiali e volatili chiusi in gabbia, 5 denunciati

Il ritrovamento dei carabinieri in un fondo privato nell'Avellinese

AVELLINO. Volpi, cinghiali e volatili di specie protette per un totale di 61 esemplari, chiusi in gabbie, sono stati trovati e salvati dai Carabinieri in un fondo privato a Solofra, in provincia di Avellino. Il controllo è stato eseguito dai Carabinieri del Nipaaf del Gruppo forestale di Avellino, del Nucleo operativo Cites di Salerno e della stazione di Solofra. All'interno di un fondo di proprietà privata, i militari hanno trovato dei manufatti realizzati con struttura fissa con all'interno 61 animali selvatici vivi tra i quali volpi, cinghiali e diversi volatili protetti come ghiandaie, colombi, cornacchie, verzellini, gazze, quaglie, fagiani ed altre specie tutelate, in assenza delle condizioni minime di benessere per gli animali e in spazi vitali non idonei, tali da far configurare una detenzione illecita in stato di cattività. Inoltre, gli animali, di cui alcuni appartenenti a specie protette, in base alla normativa internazionale C​ites e per i quali è prevista l'identificazione, sono risultati privi di anelli o di microchip identificativi.​ Per tale motivo è stata sottoposta a sequestro l'intera area di circa 100 mq, con annesse baracche​ dove, in condizione di evidente degrado, erano costretti a vivere gli animali di verosimile provenienza illecita​.​​Gli animali sono stati affidati al Centro ​r​ecupero ​animali selvatici di Napoli per la riabilitazione e reimmissione in natura, ad eccezione di ​6 cani, che sono stati trasportati presso il canile convenzionato del Comune di Solofra.​ 

Nel corso dell'attività di ​polizia giudiziaria i Carabinieri hanno ​inoltre trovato e sottoposto a sequestro ​quattro pelli di cinghiale, due pelli di tasso e una pelle di faina, derivanti dalla scuoiatura degli animali in questione.​ Le strutture nelle quali sono stati ​trovati gli animali sono risultate realizzate abusivamente, in un'area di inedificabilità assoluta e quindi in assenza delle prescritte autorizzazioni edilizie e sismiche.​  Infine, è stato accertato lo stoccaggio su suolo comunale delle deiezioni relative all'allevamento abusivo, il cui liquame confluiva direttamente sulla strada pubblica, senza alcun processo depurativo.​Per i ​5 comproprietari del fondo è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura di Avellino,​ in quanto​ ritenuti responsabili dei reati di maltrattamento di animali, furto finalizzato alla detenzione di animali selvatici, detenzione illecita di animali selvatici e pericolosi nonché realizzazione di opere abusive e gestione illecita di rifiuti​. Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare ulteriori reati nonché responsabilità di terzi.​ 

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