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13 Giugno 2018 - 17:42
La notizia è diffusa dal Sappe, Sindacato autonomo Polizia penitenziaria che parla di «un carcere praticamente in mano ai detenuti»
ARIANO IRPINO. Un agente di Polizia penitenziaria, in servizio nel carcere campano di Ariano Irpino, è stato sequestrato da alcuni detenuti. La notizia è diffusa dal Sappe, Sindacato autonomo Polizia penitenziaria che parla di ''sequestro annunciato in un carcere praticamente in mano ai detenuti''. Proprio in mattinata il Sappe, per voce di Donato Capece ed Emilio Fattorello, rispettivamente segretario generale e segretario nazionale per la Campania, aveva dato notizia dell'ennesima aggressione avvenuta ieri in carcere ad Ariano Irpino: ''Il prologo dell'aggressione di oggi si è verificato ieri, quando un gruppo di detenuti a custodia aperta ristretti al nuovo Padiglione, giunti presso l'infermeria del vecchio padiglione, hanno forzato il cancello d'ingresso del reparto infermeria, spingendo con forza il poliziotto che aveva provveduto all'apertura del cancello. Alcuni detenuti, di origini napoletane, sono riusciti a entrare nel Reparto e hanno iniziato ad aggredire con calci e pugni un agente e l'ispettore di sorveglianza". "Inutile evidenziare che questo ennesimo episodio di violenza e aggressione nei confronti del personale non sono altro che le risultanze di quello che il Sappe ha denunciato da tempo, ossia un'inesistente sicurezza sui posti di servizio detentivo ove i detenuti ormai la fanno da padrone - denuncia il sindacato - Infatti a nulla sono valse sino a oggi le nostre denunce e le nostre azioni dirette alla nostra Amministrazione ed ad altre autorità e per questo è necessario che si provveda un immediato cambio ai vertici del carcere del Tricolle. E il sequestro, pochi minuti fa, di un Agente in carcere ad Ariano Irpino è sintomatico di questa gravissima situazione''.
LIBERATI. Secondo quanto si apprende, i detenuti, tutti di origine napoletana, hanno protestato per presunte violenze subite da un altro detenuto. La trattativa si è sbloccata dopo un'ora. quando il direttore ha fatto intervenire proprio il loro compagno che ha smentito di aver subito trattamenti o violenze da parte degli agenti. Il gruppo di detenuti si era introdotto nel reparto infermeria tenendo in ostaggio un agente e un ispettore in servizio. Fonti della casa circondariale smentiscono anche la circostanza che gli agenti presi in ostaggio siano stati aggrediti e picchiati.
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