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La voce di Napoli

«Forcella è bella, parola di scugnizzo»

Antonio Durante, cugino di Annalisa, si è fatto da solo e racconta…

«Forcella è bella, parola di scugnizzo»

Antonio Durante pizzaiolo di Pizza & Spritz

NAPOLI . Usciamo dal Teatro Trianon, dopo che la Festa della Musica ci ha regalato una serata deliziosa: "la Serva Padrona" di Pergolesi, "contaminata" da canzoni di Salvatore di Giacomo. Siamo immersi ancora nelle note del Coro delle Voci bianche di Forcella e avremmo solo voglia di bere, perché il caldo ci ha spossato. Mangiare? Nooo. La pizza? Noooo. Fila interminabile da Michele, tavoli pieni da D'Angeli. E poi c'è quel pizzaiolo che ti ferma: "vi faccio una pizza c'o core... sulo pe' vuje. Sule 'nu spicchio.  Fermatevi. Vado dint', v'a coce e v'a port...".  

Troppo simpatico per non assecondarlo. La pizza arriva nel cartone: "Io posso fare solo l'asporto. Non posso servire nei piatti. Perchè il locale è troppo piccolo e non posso creare il secondo bagno che richiede la legge per farmi lavorare con i tavoli...". Porta una pizza da leccarsi le dita. "Abbiamo solo birre napoletane".

Aspetta che finiamo "lo spicchio" di pasta leggerissima e saporita. Poi si avvicina: "Portatemi fortuna - chiede - così apro magari un locale più grande...". Beh, più della fortuna io posso fare per voi una preghiera...

Ma come vi chiamate? "Antonio - risponde - sono fratello di Annalisa Durante", fratello? "Le nostre mamme erano sorelle e io stavo sempre a casa sua". Certo, a Napoli i cugini si chiamano "frate-cugini". Nelle famiglie sono considerati fratelli.

Come va con il centro che porta il nome di Annalisa? Funziona ancora? "Poco, ma è colpa nostra... noi abbiamo tutti il dovere di farlo funzionare ma non collaboriamo. Una volta Forcella era bellissima, è ancora bella, ma prima era bellissima". Bella? "Bellissima, parola di scugnizzo" e poi chiude il locale. Ma chiudete? “Sí, signo’ stamme ‘a stammatin’  ci’ ‘stu calore, vicino’o furn’. Nun posso tenere l’impasto fuori dal frigo. Mo’ andiamo a casa…”  

Veramente quella pizza l’ha voluta cuocere solo per noi. “Siamo stati sempre onesti” sottolinea. E pure sinceri, penso io.
Tornerò, perché alla prossima, questa pizza la voglio mangiare tutta intera. E speriamo che sarà passata di qua tanta fortuna…

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