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L'allarme dei commercianti

«Il turismo a Salerno stenta a decollare»

Confesercenti: «Manca la quota internazionale»

«Il turismo a Salerno stenta a decollare»

SALERNO. A Salerno c’è uno «spettacolo desolante» certificato soprattutto dalle spiagge, pluripremiate, «che durante la settimana con giornate strepitose, bellissime, calde ma quasi ovunque vuote». Se le spiagge sono vuote, la situazione non migliora nelle principali strade della città, caratterizzate da passeggi serali «senza il cosiddetto pienone tranne per le rare giornate di caldo e meteo confortevole legato ai fine settimana che sin qui sono stati davvero pochi, attività commerciali che devono lavorare con il turismo di prossimità che se può ovviamente risparmia». La denuncia arriva da Confesercenti Salerno, che evidenzia come la stagione turistica non sia cominciata certo nel migliore dei modi.

I commercianti salernitani evidenziano che i numeri hanno premiato sin ora, come nelle previsioni, «soltanto le città d’arte le nostre metropoli con Napoli in primis ritornata al cosiddetto overtourism a livelli impressionanti». Ma a Salerno e provincia le cose vanno in ben altro modo: «Manca la fetta di turismo internazionale». È l’analisi certificata da Confesercenti provinciale di Salerno, laddove vi è la necessità sempre più impellente di aumentare i flussi dall’estero che siano flussi costanti e importanti e non soltanto gite escursionistiche che si esauriscono nell’arco di 24 ore. «Registriamo le maggiori criticità nel Cilento costiero e golfo di Policastro che si attendevano un inizio stagionale migliore.

È una stagione turistica anomala fino a questo punto», dichiara il numero uno di Confesercenti Raffaele Esposito. E aggiunge: «Il trend dei soggiorni richiesti resta positivo per i periodi clou, sono ripartiti i flussi turistici verso l’ estero che nonostante le tensioni internazionali sembrano aver riconquistato la fiducia degli italiani, ma questo inizio di stagione lento per molte nostre destinazione provinciali deve fare riflettere bisogna assolutamente porre in essere una strategia comune e di area vasta senza snaturare le identità locali per favorire i flussi dall’estero quanto prima.Oggi sappiamo i vettori e le rotte che interessano lo scalo aeroportuale salernitano e quindi non avremo più l’alibi della impossibilità di promuovere all’estero la nostra meravigliosa area vasta ovvero Salerno e la sua provincia».

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