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L'allarme della Uil
26 Giugno 2024 - 17:25
aGiovanni Sgambati, segretario Uil Campania e Napoli
Bombardieri: la situazione che si vive in Campania è drammatica, responsabilità anche della Regione
NAPOLI. Per la Campania, «avremmo bisogno sull’obiettivo 6 del Pnrr almeno di 4.800 assunzioni e 211 milioni in più all’anno. Altrimenti rischiamo di avere delle case di comunità, ma vuote». È un vero e proprio allarme quello che lancia Giovanni Sgambati, segretario Uil Campania e Napoli, parlando all’evento organizzato a Napoli dalla sezione Funzione pubblica, Uil Flp Campania-Napoli, al quale partecipa anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dedicato proprio a questi temi. «Continuiamo a difendere la sanità pubblica perché per noi è uno dei discrimini - dice Sgambati - e l’autonomia differenziata rischia di aggravare ulteriormente la situazione. D’altronde noi già abbiamo una grande carenza di personale sanitario, lo vediamo nei pronto soccorso».

Dal canto suo Bombardieri non nasconde la responsabilità anche delle Regioni del Sud nella situazione di dissesto della sanità pubblica: «La situazione che si vive in Campania, come nel Mezzogiorno d’Italia, per quello che riguarda la sanità è una situazione drammatica, perché le Regioni hanno anche delle responsabilità nella gestione della sanità. Io non vorrei che si dimenticasse che tutte le Regioni in questo Paese hanno spesso gestito la sanità seguendo dettami politici e non di merito. Questo vorrei che non si dimenticasse», avverte Bombardieri. La uil geta poi lo sguardo più avanti e pensa già alla prossima Manovra di Bilancio: «Aspettiamo di sapere dal governo quali sono le misure che adotterà per recuperare 25 miliardi rispetto alla manovra» afferma Sgambati e sottolinea che «in questo periodo di campagna elettorale, se n’è parlato poco, ma i nodi verranno al pettine». E Bombardieri si chiede: «Quali saranno le priorità in questo Paese? Al momento - aggiunge il leader della Uil - non ci sono risposte. Mi pare che ci sia una continua campagna elettorale». «La sensazione è che la gente si sia un po’ stufata. Io penso che i partiti e la politica debbano riflettere sull’alta percentuale di persone che non va a votare».
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