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L'accusa
27 Giugno 2024 - 07:39
Il governatore Vincenzo De Luca
Dal Governo arriva anche il maxi sconto sul costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato
SALERNO. Pan per focaccia. Dopo l’affondo della presidente del Consiglio contro di lui sull’autonomia differenziata, Vincenzo De Luca non aspetta neanche 24 ore per controreplicare a Giorgia Meloni. Così, per prenderla di mira, stavolta sceglie il tema delle opere pubbliche.
«DAL GOVERNO MISURE SCONCERTANTI». Per il presidente della Regione Campania «dobbiamo aggiungere delle misure del Governo francamente sconcertanti che sono state prese quest’anno. Penso alla Zes unica meridionale: non è partita un’opera in quest’anno - accusa -. Poi abbiamo avuto anche un taglio dei fondi per la coesione relativi alle infrastrutture, 4 miliardi di euro che il governo ha ridotto a 400 milioni».
IL BLOCCO DEI FONDI UE. Tuttavia, la cosa che ha pesato di più ovviamente è lo stracitato «blocco dei fondi di sviluppo e coesione, che ci avrebbero consentito di avere già i cantieri aperti. Un anno di tempo perso è francamente un delitto», chiosa il governatore partecipando a un incontro organizzato dalla Banca d’Italia nella sua Salerno. De Luca ribadisce la sua accusa: «Stiamo pagando soprattutto questo anno di ritardo determinato dalla palude burocratica rappresentata dal governo Meloni e dal ministero Coesione, che bloccano i fondi di coesione, 6 miliardi di euro bloccati da un anno questo determina problemi seri per l’economia del territorio regionale».
IL VERTICE E LA QUESTIONE BAGNOLI. Proprio su questo argomento ieri si è tenuto un vertice tecnico tra la Regione Campania e i vari ministeri interessati con cui verificare «la nostra proposta di fondo di coesione con la quale abbiamo tagliato un miliardo e 200 milioni di euro». Si tratta dei soldi per la bonifica di Bagnoli, oggetto a loro volta di un’altra dura polemica che coinvolge il governatore campano e anche il sindaco Gaetano Manfredi, che sul tema la pensano agli antipodi. Anche ieri De Luca non ha mancato di polemizzare con la decisione del Governo: per lui il fondo è stato «tagliato... cioè stanno lì però la destinazione è cambiata. E la disponibilità, per almeno un miliardo di quell’1,2 miliardi, è spostata al 2028/29. Questa è quella che io ho chiamato la truffa di Bagnoli».
PROROGA DECONTRIBUZIONE SUD: «SE NON è PROPAGANDA, È POSITIVA». Almeno su una cosa però, ammette De Luca, «c’è una buona notizia» ma, avverte guardingo, «bisogna verificarla, cioè la decontribuzione per le imprese del Sud che dovrebbe essere ripristinata fino a dicembre di quest’anno». Si tratta della misura che prevede la riduzione del 30% degli oneri sociali dovuti dai datori di lavoro delle regioni meridionali colpite dalle conseguenze socioeconomiche della guerra in Ucraina. «Verifichiamo bene che non sia una notizia propagandistica, ma se viene confermata è comunque una cosa positiva», spiega De Luca.
IL SUPERBONUS LAVORO. Sul fronte lavoro arriva anche il maxi sconto sul costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato. Le aziende che con nuove assunzioni aumentano i propri occupati, infatti, potranno beneficiare di una maggiorazione pari al 120% del costo ammesso in deduzione, che sale al 130% se i nuovi assunti rientrano nelle cosiddette categorie fragili. spinta alle assunzioni. La misura, contenuta nel decreto Coesione su cui il Governo ieri ha chiesto il voto di fiducia, ha incassato il via libera del Senato e passa ora alla Camera, è uno strumento per dare una spinta alle assunzioni stabili, cui si affiancheranno presto anche gli incentivi per l’occupazione di donne, giovani e nel Sud previste dal decreto Coesione.
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