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L'evento

Capodanno del Mugnaio 2024, per celebrare 100 anni di ricerca e innovazione

L'antica festa della Campania Felix e il progetto “Grano nostrum"

Capodanno del Mugnaio 2024, per celebrare 100 anni di ricerca e innovazione

Antimo Caputo, amministratore di Mulino Caputo

NAPOLI. Due appuntamenti insieme per celebrare il Capodanno del Mugnaio 2024: l’antica festa del grano nella Campania Felix che festeggia l’ottavo anno di produzione del Grano Nostrum -il primo contratto di filiera di grano tenero del Sud Italia che dà sostenibilità economica alla filiera agricola- e il secolo di vita del Mulino Caputo, che tre generazioni della famiglia Caputo portano avanti dal 1924 nella zona denominata all’epoca i Granili a San Giovanni a Teduccio “con tradizione e valori”, come ha affermato Antimo Caputo, amministratore dell’azienda nel corso della presentazione delle nove varietà di grano seminate nel proprio campo di Frignano, in provincia di Caserta.

Un’occasione per condivedere con chi lavora nei campi un momento di aggregazione con i principali protagonisti nel giorno della raccolta del grano. Mulino Caputo propone oggi un’ampia gamma di farine, nel rispetto dell’idea che “non esiste la farina migliore, ma la farina giusta per il prodotto specifico e per le esigenze degli appassionati di cucina”, ha affermato l’ad. “Una gamma di farine lavorate nel pieno rispetto delle materie prime, dalla semina al raccolto durante un percorso certificato Made in Italy al 100% che ne identifica la tracciabilità e la qualità”.

 All’appuntamento con il Capodanno del Mugnaio by Mulino Caputo si è parlato anche di ricerca e studio delle nove varietà di grano seminate. Si tratta di GianbolognaRebeldeArtekACA 360Giorgione, Bologna, Nefertari, Drusilla e KVS Criterium. 

Differenti qualità seminate nel Campo Caputo di Frignano, all’interno dell’azienda agricola di Francesco D’Amore. Un lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, coordinato dal professore Mauro Mori, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee, che ne ha testato la sostenibilità, la resistenza ai cambiamenti climatici, alle altitudini e ai terreni. Prove agronomiche per un'agricoltura sostenibile.

Lo step successivo ne ha consentito la catalogazione, effettuata in base alle caratteristiche specifiche di ciascuna varietà e ha permesso di destinare ognuna di esse al territorio più adatto, individuandolo tra quelli presenti nelle differenti regioni nelle quali si coltiva il Grano Nostrum. 

Di anno in anno diventa sempre più preziosa la collaborazione con il Dipartimento di Agraria della Federico II ”, ha dichiarato l’imprenditore, laurea in Economia e commercio conseguita proprio con una tesi sul commercio internazionale dei grani. ”Assieme al Capodanno festeggiamo un altro traguardo, che coincide con i 100 anni di vita del nostro Mulino”. Un sentimento che è rimasto vitale nel giovane imprenditore, quando ricorda episodi della sua infanzia tra l’odore del grano nei campi e in azienda.

Con l’edizione 2024 del Capodanno si è così celebrato l’ottavo anno di produzione del Grano Nostrum, la filiera dalla semina al raccolto, anche attraverso l’utilizzo di sistemi satellitari. Un progetto che, dal 2016, ha dato luogo al primo contratto di filiera di grano tenero del Sud Italia, iniziando prima con coltivazioni nel basso Lazio per poi passare a contare semine su 3mila ettari, distribuiti tra la Campania, Puglia, Molise, Basilicata e Abruzzo.

 

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