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Alta velocità Napoli-Bari, via ai nuovi tunnel

Ad Apice anche il ministro Matteo Salvini

Alta velocità Napoli-Bari

L'ad di Webuild, Matteo Salvini

APICE. Partiti in contemporanea i lavori di tre TBM, le grandi talpe meccaniche che scaveranno i nuovi tunnel delle linee ferroviarie ad alta velocità Napoli-Bari e ad alta capacità Catania-Messina realizzate da Webuild e commissionate da Rete Ferroviaria Italiana - RFI società capofila del Polo infrastrutture del Gruppo FS. A seguire l’inizio degli scavi, tra gli altri, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, il presidente RFI Dario Lo Bosco, l’amministratore delegato RFI Gianpiero Strisciuglio e l’amministratore delegato Webuild, Pietro Salini. «Oggi è una giornata importante per il Sud Italia e per tutto il Paese - ha dichiarato Salini - perché l’avvio di 3 TBM in contemporanea dimostra che è stata innestata una nuova marcia ed una nuova velocità anche in comunità e territori  che negli ultimi anni non sono stati destinatari di ingenti investimenti in infrastrutture. La più grande iniezione di ottimismo per il Paese è realizzare infrastrutture moderne anche al sud, sfide tecnologiche che rappresentano allo stesso tempo rivoluzioni culturali». Sulla Napoli-Bari la talpa battezzata “Futura”, con una testa fresante dal diametro di oltre 12 metri, ha iniziato ad Apice nel lotto Apice-Hirpinia lo scavo della galleria Rocchetta, lunga circa 6,4 chilometri. In contemporanea, sulla tratta Orsara-Bovino, che si sviluppa in gran parte in territorio pugliese, è partito lo scavo della canna pari della galleria Orsara, di sviluppo complessivo pari a circa 10 chilometri. Con una testa fresante di quasi 10 metri di diametro, la TBM “Marina” procederà a scavare dall’imbocco lato Bari.

Dal canto proprio, Salvini sottolinea che «infrastrutture, lavoro, turismo e autonomia: è questo il futuro dell'Italia e del Mezzogiorno in particolare perché se oggi ci sono meno infrastrutture, ci sono servizi meno efficienti in tante realtà del Sud rispetto a quelle del Nord, è colpa di una pessima politica di mancati investimenti. Avere treni più veloci strade, ponti che uniscono il Sud a resto d'Italia e d'Europa significa anche che i ragazzi che si diplomano o laureano non dovranno andare all'estero per cercare lavoro ma resteranno al Sud. La cosa più signiicativa è che la maggioranza della manodopera è campana, pugliese, siciliana e calabrese»

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