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26 Agosto 2024 - 17:24
NAPOLI. Mercoledì, promosso dalle organizzazioni sindacali, è in programma l'ennesimo presidio dei lavoratori delle cooperative impegnati in mansioni sanitarie e socio-sanitarie presso i servizi appaltati dalle Asl durante l'emergenza Covid. La manifestazione si terrà in mattinata davanti palazzo Santa Luciaa Napoli - sede della Giunta regionale della Campania - alla presenza dei responsabili delle forze sociali di categoria del Terzo Settore.
"Purtroppo - sottolinea il leader della Cisl Funzione Pubblica dell'area metropolitana di Napoli Luigi D'Emilio - ancora una volta siamo costretti a segnalare l'assurdità di una situazione davvero incredibile. C'è una legge nazionale del 2021, la 234, che all'art. 1 comma 268 lettera c) prevede, nell'ambito dell'obiettivo di reinternalizzare i servizi, una riserva dei posti per il personale che ha espletato l'attività appaltata, e c'è una mozione unanime approvata dal Consiglio regionale della Campania nel febbraio scorso che impone tempi brevi e certi per l'attuazione della normativa. Ma l'Asl Na 1, come fosse una repubblica indipendente, continua a non fare niente. Stiamo aspettando da tempo che l'azienda avvii un avviso pubblico di stabilizzazione per verificare quanti sono in possesso dei requisiti indicati dalla 234, ma non abbiamo risposte. Andremo avanti fino a quando non raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo dati". Nelle sole strutture di Napoli Centro sono 250 i lavoratori interessati. "In parte - dice Vincenzo Migliore, responsabile Terzo Settore della Cisl Fp - verranno licenziati il 15 settembre, gli altri successivamente fino al 31 ottobre. Chiediamo che vengano sospese queste procedure da parte delle società titolari dell'appalto e rivendichiamo che si definisca subito il riassorbimento di queste risorse rivelatesi fondamentali durante l'emergenza, ed in possesso di esperienze importanti maturate sul campo che le rendono indispensabili per garantire la continuità ottimale dei servizi ai pazienti".
VALERIA CIARAMBINO SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE. «Nonostante l’approvazione unanime di una mozione per la quale mi sono spesa e che impegna le Asl e le aziende ospedaliere a riservare il 50% dei posti a concorsi al personale delle Coop sociali che ha prestato la sua opera nella sanità campana durante l’emergenza Covid, ciò non sta avvenendo affatto. Tutta la mia vicinanza ai lavoratori e ai sindacati che mercoledì terranno un presidio davanti alla sede della Giunta regionale per far valere il loro giusto e sacrosanto diritto - dichiara Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto - Ho inviato una nota alla Direzione generale Tutela della Salute con la quale ho espresso tutto il mio rammarico per quanto sta accadendo, ricordando, tra l’altro, che stiamo parlando dell’applicazione di una legge dello Stato, la 234/2021. Al Direttore Postiglione - aggiunge la Ciarambino - ho segnalato anche la recente pubblicazione di alcuni bandi di concorso per l’assunzione di operatori socio-sanitari da parte della azienda ospedaliera “San Pio” di Benevento e della Asl di Salerno, che paiono andare in netta contraddizione con gli indirizzi espressi dal Consiglio e fatti propri dalla Giunta regionale, con il rischio di svilire l’azione politica condotta dalla totalità dei rappresentanti dei cittadini campani, oltre che di frustrare le legittime aspettative di quanti vorrebbero vedere adeguatamente valorizzata l’esperienza prestata durante l’emergenza pandemica».
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