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la riforma contestata
31 Agosto 2024 - 09:30
NAPOLI. «Sull’autonomia differenziata si va verso il referendum e noi, dopo il mese di settembre quando completeremo la raccolta delle firme, faremo una proposta di legge come Regione Campania al Parlamento nazionale, per far venire allo scoperto tutti». Vincenzo De Luca aggiunge un nuovo tassello alla battaglia contro l’autonomia differenziata: dopo il referendum abrogativo e il ricorso alla Corte Costituzionale, ora è il turno di una proposta di legge.
«ARMI PARI A TUTTI I CITTADINI ITALIANI». Il governatore campano si lamenta del fatto che in questi mesi «è continuato il racconto sul Sud straccione, parassitario e inefficiente. Basta. Noi faremo una proposta per dire ai nostri amici del Centro e del Nord: diamo armi pari a tutti i cittadini italiani. Le stesse risorse per ogni cittadino. Poi vediamo chi è capace di amministrare e chi no».
«DECENTRAMENTO NON È ROTTURA DELL’UNITÀ NAZIONALE». De Luca ribadisce che la sua linea è di «difesa piena dell’autonomia, del decentramento dei poteri, ma non della rottura dell'unità nazionale. La nostra linea sulla quale pensiamo di unire Nord e Sud è burocrazia zero».
«I VESCOVI HANNO DIRITTO DI ESPRIMERSI». Poi De Luca torna a difendere i vescovi che avevano criticato l’autonomia, con la Conferenza episcopale italiana che era stata attaccata dalla Lega: «Voglio rinnovare la mia solidarietà alla Conferenza episcopale italiana, ai vescovi che hanno espresso un’opinione libera sull’autonomia differenziata e sui pericoli legati a questa ipotesi legislativa. I vescovi hanno il diritto e il dovere, su grandi questioni che finiscono per ricadere sulla vita di milioni di cittadini».
«MALTEMPO, LE RISORSE TOLTE DA BOZZA FONDI DI COESIONE». A proposito della frana dovuta al maltempo che ha provocato due dispersi a San Felice a Cancello, nel Casertano, De Luca ha rimandato al mittente le critiche accusando il Governo: «Le risorse che avevamo stanziato come Regione Campania per mettere in sicurezza il territorio sono state eliminate nell’ultima bozza di accordo di coesione per fare spazio ad alcune richieste che venivano da Roma spiega De Luca -. Nonostante questo, l’accordo di coesione non è stato ancora firmato, dopo un anno e un mese».
«DOVEVAMO FIRMARLO A FINE AGOSTO». Il presidente della Campania ricorda anche che «ci hanno detto che si sarebbe firmato, perché non c’è più nulla da verificare, per fine agosto, alla ripresa dall’attività post festiva. Bene, stiamo aspettando. Ad oggi, non abbiamo avuto nessuna comunicazione».
ATTACCO A MELONI. Quindi un nuovo attacco a Giorgia Meloni: «Prima di andare in ferie mi è capitato di vedere maxi manifesti di una forza politica di governo con la scritta “Grazie Giorgia” per Bagnoli, per l’Irpinia. Tutto quello di cui parliamo è stato finanziato con i fondi della Regione Campania, da Bagnoli all’Irpinia, perfino per i Campi Flegrei la metà delle risorse le ha impegnate la Regione Campania. Ricordatevelo sempre, quando vedete i manifesti: il Governo nazionale non ci ha messo un euro».
«COMPLETEREMO IL PROGRAMMA». Infine, facendo il punto sul lavoro da fare prima della prossima tornata elettorale delle Regionali, quando scadrà il suo secondo mandato da governatore, De Luca promette: «L’obiettivo è completare il programma che ci siamo dati: sanità, trasporto pubblico, scuola pubblica, ambiente, politiche sociali».
SANITÀ, ASSUNZIONI E OSPEDALI. In particolare, «su sanità e trasporti dice il governatore stiamo andando avanti in maniera credo straordinaria». Sulla sanità: «L’obiettivo che ci stiamo dando è risolvere definitivamente il problema delle liste d’attesa entro quest’anno». E, ancora, «stiamo procedendo con nuove assunzioni. Avremo da realizzare almeno 15 ospedali, rifacendoli quasi completamente: un programma unico in Italia».
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