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Il caso
12 Settembre 2024 - 14:57
Il detenuto B.D. del carcere di Poggioreale, originario del Mali, affetto da grave sofferenza psichica, ha staccato il dito a un altro ristretto. Il magistrato di riferimento, della procura di Torre Annunziata, da giorni ha emesso un provvedimento di misura alternativa al carcere per applicare una misura di sicurezza provvisoria in un Spdc (Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura), oppure in altra struttura psichiatrica adeguata. A parlare del caso è Samuele Ciambriello, garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
«In questi giorni, in qualità di garante campano dei detenuti, durante una mia visita a Poggioreale, ho trovato il detenuto ancora in carcere, steso a terra in una cella. La misura alternativa predisposta dal magistrato - afferma Ciambriello - non è stata ancora applicata. Non si trovano Spdc con posti disponibili? Non ci sono posti in strutture psichiatriche adeguate o all'interno delle Rems? Il problema c'è, lo sto sollevando da anni, ma c'è chi o per battaglie ideologiche o per altre questioni a me poco note, non introduce l'aumento almeno di una Rems in Campania (attualmente sono presenti soltanto due, una a Calvi Risorta e una a San Nicola Baronia)».
«Come il detenuto B. D. - aggiunge il garante - ci sono tante altre persone che risultano essere incompatibili con l'ambiente carcerario, ma continuano ad essere ristretti. Chi deve intervenire? Lancio un appello al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria affinché si trovi una risposta ai problemi per le decine e decine di detenuti che si trovano in carcere con disturbi psicotici».
Il Consiglio regionale della Campania, ricorda Ciambriello, discutendo sul tema delle carceri, il 3 maggio 2022 ha invitato la giunta regionale a mettere in atto per questi detenuti con sofferenza psichica «misure alternative al carcere, predisporre la creazione di una nuova Rems tra Napoli e provincia».
«Ancora oggi - conclude Ciambriello - non riesco a comprendere le motivazioni per cui sia stata chiusa temporaneamente l'Articolazione per la tutela della salute mentale (Atsm) nel carcere di Benevento, con sei posti disponibili, e quella del carcere di Sant'Angelo dei Lombardi da dieci posti. C'è un'emergenza che non trova risposta né da parte dell'amministrazione penitenziaria né da parte della sanità pubblica per la messa in atto di misure alternative».
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