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la convention
15 Settembre 2024 - 09:32
Edmondo Cirielli e Giorgia Meloni
AVELLINO. «Il sistema messo in piedi in questi anni in Campania da De Luca va sradicato, e l’eventuale terzo mandato non farebbe altro che incancrenire una situazione particolarmente pericolosa. Nella nostra regione e più in generale nelle regioni del Sud». La seconda giornata della conferenza programmatica regionale di Fratelli d’Italia ad Avellino si chiude all’insegna della sfida per le Regionali del 2025. A suonare la carica sono tutti i dirigenti, a cominciare da Edmondo Cirielli. Il viceministro degli Esteri, che ha ribadito la sua disponibilità a candidarsi a governatore per il centrodestra, spiega che «il Pd e il cosiddetto campo largo lavorano ad un candidato diverso da De Luca. L’idea di sostituirlo ricorda come hanno fatto in passato con Antonio Bassolino: daranno tutte le colpe degli sfracelli consumati in Campania non al Pd, ma a De Luca».
«STOP ALL’ASSISTENZIALISMO, SÌ AGLI INVESTIMENTI». Nel suo intervento il senatore Sergio Rastrelli sottolinea: «Nessun avviso di sfratto a De Luca, serve il foglio di via». Rastrelli spiega la crescita di FdI come «la più plastica testimonianza che la strada intrapresa dal governo Meloni è quella giusta: stop all’assistenzialismo, sì agli investimenti produttivi, agli incentivi al lavoro vero e al rilancio concreto del Sud». Per questo, sottolinea Rastrelli, «da Avellino lanciamo un segnale chiaro e forte di questo cambiamento perché siamo stanchi e stufi dell’incapacità di governo regionale di De Luca».
«CI PRESENTEREMO CON UN PROGETTO SERIO E CREDIBILE». Anche il commissario regionale di Fratelli d’Italia, il senatore Antonio Iannone, sottolinea la necessità di «liberare» la Campania «da De Luca, dal Pd e dai diversamente Pd». E promette: «Ci presenteremo con un progetto serio e credibile». Iannone spiega che «siamo partiti dalle aree interne ma nei prossimi mesi andremo in tutte le altre province e poi a confrontarci con associazioni di categoria, ordini professionali ed enti dotati di autonomia funzionale. Costruiremo un dialogo ed un confronto che instauri un nuovo modello di governo. Mentre altri parlano solo di nomi, noi metteremo a disposizione una visione, idee e progetti ambiziosi ma realizzabili». Insomma, la sfida, sottolinea Iannone, «è portare il buongoverno di Meloni anche sui territori con la conquista della regione Campania».
«IL CENTRODESTRA NON SIA UNA SOMMATORIA DI LISTE E PARTITI». Alla conferenza programmatica il presidente cittadino di Napoli Marco Nonno, il vice Luigi Rispoli e il consigliere comunale di Napoli Giorgio Longobardi sottolineano come «il centrodestra in Campania non può essere una sommatoria di liste e partiti e soprattutto non può essere una coalizione di formazioni politiche la cui differenza risiede non solo nei diversi simboli. Il rilancio del centrodestra in Campania deve ripartire da un lavoro di sintesi e condivisione di un progetto politico per la regione e che deve mettere al centro della propria azione una connessione continua con il governo per orientare le scelte dell’Esecutivo e rivendicare sul territorio i meriti delle politiche dell’Esecutivo». Per i tre esponenti di FdI «la situazione che vive la nostra regione ci impone di lanciare una sfida alla sinistra partendo dalla necessità di garantire ai cittadini salute, lavoro, cultura, ambiente».
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