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l'inchiesta
03 Ottobre 2024 - 15:30
MONDRAGONE. Avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori, da una gita su un lussuoso yacht ai motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un Comune del Casertano e la Regione: sono alcune delle accuse ipotizzate a carico del consigliere regionale di Mondragone, Giovanni Zannini, indagato per corruzione e concussione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. L'esponente della maggioranza regionale di centrosinistra avrebbe inoltre costretto, per gli inquirenti, un importante dirigente dell'Asl di Caserta a dimettersi. Sono i fatti contestati a Zannini, cui oggi carabinieri hanno perquisito casa e ufficio. Proprio in relazione alle dimissioni del dirigente Asl, l'ex direttore sanitario dell'azienda pubblica casertana Enzo Iodice (in passato ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere nonché ex segretario del Pd provinciale), dimessosi nel settembre del 2023, è stato contestato a Zannini il reato di concussione; per gli inquirenti il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice - attualmente coordinatore di tutti i distretti sanitari dell'Asl di Caserta - a lasciare l'incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.
Tra gli imprenditori coinvolti nell'indagine Alfredo Campoli, indagato con la figlia, noto imprenditore di Mondragone titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali. Per gli inquirenti (procuratore Pierpaolo Bruni) Zannini avrebbe ricevuto in regalo da Campoli due motorini per i figli in cambio dell'intervento presso il Comune di Teano in relazione ad un appalto nel settore ambientale per cui l'imprenditore aveva interesse. Altro episodio di corruzione contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a Zannini riguarda l'intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell'azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati; un intervento chiesto in relazione alla realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Zannini si sarebbe impegnato a muoversi appunto presso gli uffici regionali ricevendo in cambio una gita su un lussuoso yacht.
"Confido nell'operato della magistratura a cui ho fornito la massima collaborazione e nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti per fornire loro tutte le spiegazioni e dimostrare la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati. Posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati". Giovanni Zannini, presidente della VII commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, affida a una nota le sue dichiarazioni dopo la notizia dell'indagine che lo vede tra i protagonisti. Zannini è, con altre sei persone, tra i destinatari di un provvedimento di perquisizione nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni. Le accuse contestate agli indagati sono a vario titolo di corruzione, concussione, riciclaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti.
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