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Stavano ricostituendo una frangia del clan dei Casalesi, 14 arresti

Stavano tentando di ricostituire una frangia della cosca

Blitz contro il clan dei Casalesi: 14 arresti

Blitz contro il clan dei Casalesi: 14 arresti in provincia di Caserta. Dalle prime ore della mattinata, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, coordinati dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di numerose persone ritenute responsabili di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione.

Uno dei destinatari del provvedimento, ritenuto a capo del gruppo, dopo 24 anni di reclusione, appena in libertà, stava tentando di ricostituire una frangia del clan dei Casalesi. Legato alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi stava riorganizzando i gruppi malavitosi della federazione mafiosa casalese una volta capeggiati dai capiclan Francesco Schiavone, soprannominato "Sandokan", e Michele Zagaria, detto "capa storta".

Secondo le accuse, avvalendosi di persone di fiducia, tra cui anche dei parenti, ha posto in essere estorsioni in danno di imprenditori, una tentata estorsione in danno di una giovane coppia per risolvere una controversia abitativa connessa con la resistenza opposta dai due nel liberare l'appartamento in cui erano in affitto, realizzata mediante minaccia e violenza ed in particolare culminata nell'incendio della loro auto.

Le investigazioni hanno poi consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine al tentativo di accaparrarsi la gestione di attività commerciali attraverso le quali reimpiegare proventi illeciti, ovvero nell'ottenere una tangente sulla compravendita di un capannone commerciale, del valore di oltre un milione di euro. Non di minor rilievo, per l'impatto di allarme sociale che desta, la dinamica criminale accertata della ricettazione di mezzi d'opera e materiali da cantiere, che rientrava nelle attività del sodalizio.

Infatti, nel corso dell'attività sono stati restituiti ai legittimi proprietari diversi autocarri e mezzi agricoli rinvenuti dai militari subito dopo i furti (valore stimato complessivamente in circa 40mila euro). Le indagini hanno inoltre consentito di acclarare la disponibilità di armi da parte del sodalizio criminale. 

Sono 14 misure le persone finite in manette (9 in carcere e 5 ai domiciliari), con oltre 120 militari impiegati, un team SOS (Squadre Operative di Supporto), Nucleo Cinofili e Nucleo Elicotteri Carabinieri Pontecagnano.

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