Farmaci, salasso Campania

NAPOLI. I cittadini campani contribuiscono alla spesa farmaceutica attraverso la compartecipazione, ovvero il pagamento di una quota parte del costo dei farmaci, che è quasi il doppio della media del Nord. Se a livello nazionale la spesa farmaceutica totale è salita a 34,1 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, un’analisi più approfondita dei dati regionali rivela significative disparità.

IN CAMPANIA OGNI CITTADINO SPENDE 25,2 EURO PRO CAPITE. Le regioni del Sud e delle Isole presentano una spesa pro capite per compartecipazione molto più elevata rispetto al Nord. In particolare, la Calabria (25,6 euro), il Lazio (25,3 euro) e la Campania (25,2 euro) sono le Regioni con i valori di spesa più elevati, mentre le Province autonome di Bolzano e di Trento e la Valle d’Aosta registrano i valori più bassi (rispettivamente di 12, 13,1 e 12,9 euro). I dati contenuti nel “Rapporto civico sulla salute” diffuso da Cittadinanzattiva, dimostrano come i 25,2 euro della Campania siano quasi il doppio della media del Nord, che risulta pari a 13,7 euro.

PER QUALE RAGIONE LA CAMPANIA SPENDE DI PIU'? La Campania, presenta un reddito pro capite inferiore alla media nazionale e, allo stesso tempo, una compartecipazione ai farmaci superiore. Questo dato suggerisce che le fasce di popolazione con minori redditi sono quelle che sostengono un maggiore onere economico per l’acquisto dei farmaci. Le ragioni di queste disparità sono molteplici, a cominciare dalla maggiore diffusione di patologie croniche: al Sud, infatti, si registra un’incidenza più elevata di alcune patologie croniche che richiedono una terapia farmacologica continuativa. C’è anche una questione sociale, visto che le famiglie con redditi più bassi possono avere maggiori difficoltà a sostenere la spesa per i farmaci.

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