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Campania, centrodestra presenta mozione di sfiducia per De Luca

L'annuncio in una nota congiunta

Campania, centrodestra presenta mozione sfiducia a De Luca

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

«Le pesanti critiche dei dirigenti del Pd - regionali e nazionali -, attraverso le quali si esprime la totale contrarietà del partito all'attuale Governo della Campania, e alla candidatura del presidente De Luca alle prossime elezioni regionali, rende necessaria una verifica in Aula per comprendere se il presidente della Giunta goda ancora della fiducia della maggioranza per poter continuare a governare. Per questo motivo, abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Campania». Lo annunciano, in una nota congiunta, i consiglieri di centrodestra, e la consigliera Maria Muscarà (Gruppo Misto), firmatari della mozione di sfiducia.

La mozione di sfiducia nella sua premessa riporta alcune dichiarazioni di dirigenti nazionali e regionali del Pd, da Antonio Misiani, commissario regionale del parito, a Marco Sarracino, responsabile nazionale del Mezzogiorno, passando per Sandro Ruotolo, responsabile nazionale Informazione, che esprimono, si legge, forte contrarietà all'attuale governo regionale per i «suoi modi di gestione della cosa pubblica inaccettabili» (Misiani) o per la «sospensione della vita democratica» (Ruotolo).

I firmatari, evidenziano che «tali critiche sono state accompagnate da dichiarazioni, altrettanto inequivocabili, con le quali è stata definita “chiusa la stagione deluchiana", ribadendo con forza la netta e totale contrarietà all'ipotesi che il presidente De Luca possa essere candidato dal suo partito e dall'attuale maggioranza regionale, di cui hanno espressamente rivendicato la guida in ragione del risultato elettorale per un terzo mandato al riguardo parrebbe essere stato posto persino formale divieto ai consiglieri regionali del Pd alla loro ricandidatura per tale partito in caso di un loro voto in Aula favorevole ad un'eventuale riforma elettorale che consentisse un'ulteriore candidatura da parte dell'attuale presidente della Giunta regionale».

Per i firmatari la mozione insomma è che le dichiarazioni del Pd non possono non essere lette come un «vero e proprio atto di sfiducia» non solo nei confronti della persona ma anche nei suoi «metodi di governo». Per i consiglieri regionali di opposizione tutto questo «oltre a determinare sconcerto e preoccupazione nella stessa opinione pubblica, rende ineludibile verificare nell'Aula consiliare - unico luogo deputato a determinare tale circostanza, al di là delle dichiarazioni giornalistiche - se il presidente della Regione ancora goda della fiducia della maggioranza dei Consiglieri regionali per poter continuare a governare».

Da qui la richiesta di una «verifica urgente» ai sensi dell'articolo 52 dello Statuto Regionale, sottoponendo la mozione «alla votazione dell'Assemblea Consiliare nei termini e tempi dettati dallo Statuto».

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