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La visita

Urso: «Risolveremo le vertenze industriali in Campania»

Il ministro a Caserta, incontro coi lavoratori Jabil: un errore non essere a Roma, abbiamo la soluzione

Urso: «Risolveremo le vertenze industriali in Campania»

Il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso

«Per salvare l’automobile servono incentivi con soldi europei». Male i conti Stellantis

CASERTA. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso arriva nel cuore industriale sanguinante della Campania. Da tempo si susseguono le crisi, la più grossa delle quali è quella che soffre Jabil, che minaccia di chiudere il suo stabilimento di Marcianise, in provincia di Caserta, e lasciare a piedi 420 lavoratori. Il tutto mentre a pochi chilometri di distanza Urso fa visita alla Getra, che invece investe e crea occupazione. Due realtà industriali che presentano scenari diametralmente opposti nel Casertano.

A ROMA INCONTRO DISERTATO. I delegati sindacali Jabil hanno disertato ieri il tavolo a Roma, chiedendo l’esclusione della Tme dalla trattativa. La vertenza sulla chiusura dello stabilimento di Marcianise si complica ulteriormente. I delegati Rsu hanno incontrato ieri il ministro Urso a margine dell’evento sui 75 anni della Getra Power Spa di Marcianise, azienda operante nel settore energetico.

«PRONTI A TORNARE AL TAVOLO». Al ministro i delegati hanno ribadito che vogliono «tornare al tavolo, ma senza Tme». Michele Madonna, delegato Fiom-Cgil, afferma che «ormai il Casertano è un deserto dal punto di vista industriale. Il Governo spero faccia di tutto per convincere l’azienda a restare, ma anche la Regione, che latita, dovrebbe intervenire». Antonio Viggiano, delegato Failms, sottolinea come «le professionalità che ci sono in Jabil non devono andare disperse. Ma con Tme non vogliamo andare perché non ci fidiamo».

URSO: FIDATEVI, ABBIAMO LA SOLUZIONE. Presenti anche i delegati aziendali Mauro Musella e Giovanni Coppola (Uilm), Clemente Gallo (Fim-Cisl) e Antonio Di Maio (Fiom-Cgil), Urso ha detto: «Non capisco perché le forze sindacali non si siano presentate al tavolo sulla vertenza Jabil convocato a Roma. In questo caso abbiamo già la possibilità di un investitore che si faccia carico di garantire un sito produttivo».

L’INCONTRO COI LAVORATORI SOFTLAB. Urso ha incontrato anche i lavoratori di Softlab, «perché è un caso emblematico di come negli anni passati ci fosse poca cura nei confronti del lavoro e dell’impresa italiana, e ho assicurato loro che nei prossimi giorni realizzeremo un tavolo al ministero per trovare una soluzione dopo 5 anni di Cassa integrazione».

«MINISTRO CI AIUTI, SIAMO FANTASMI». I dipendenti hanno consegnato al ministro una lettera con una richiesta di «aiuto», definendosi «i fantasmi» di Softlab, i lavoratori che da Jabil sono stati ceduti attraverso un accordo firmato al ministero del Lavoro e del made in Italy «ad un’azienda - scrivono - che si è giudicata idonea, e a cui si è permesso di accedere ad ogni fondo e agevolazione possibile, senza mai portare lavoro».

«IN CAMPANIA ABBIAMO GIà AFFRONTATO VERTENZE». A questa richiesta d’aiuto il ministro ha promesso attenzione, ricordando che «in Campania abbiamo alcuni esempi di vertenza affrontate in questi mesi in cui abbiamo trovato una soluzione di rilancio produttivo che ha garantito l’occupazione, penso al caso della Fos a Battipaglia, della Whirlpool-Emea, dell’Industria Italiana Autobus. Lo stesso faremo anche con i dipendenti ex Jabil oggi Softlab, che da 5 anni attendono di ritornare a lavoro, magari in altre attività da fare sul territorio».

IL CASO STELLANTIS. Sullo sfondo della crisi metalmeccanica resta il, caso Stellantis, con i lavoratori dello stabilimento napoletano di Pomigliano d’Arco in ansia per il futuro: «L’automotive è diventato il problema dell’Europa, e proprio per questo stiamo lavorando con altri Governi per un documento che impegnerà le istituzioni europee a rivedere da subito il percorso; chiederemo che siano collocate risorse importanti a sostegno delle imprese e dei consumatori per incentivarli con risorse comuni europee all’acquisto di auto ecologicamente sostenibili».

«TAGLIATI GLI INCENTIVI, MA...». Per quanto riguarda il fatto che sugli incentivi alle auto vi è stata una riduzione dei fondi per i prossimi anni, Urso ha spiegato che «ho già assicurato all’Anfia che tutte le risorse che sarà possibile trovare saranno destinate al sostegno della filiera, affinché superi questa fase di transizione particolarmente difficile».

STELLANTIS, RICAVI E CONSEGNE IN FORTE CALO. Tutto questo nel giorno in cui Stellantis registra un calo dei ricavi netti nel terzo trimestre del 2024. I dati dicono -27% rispetto al terzo trimestre del 2023, «principalmente per minori consegne e un mix sfavorevole, oltre all’impatto dei prezzi e dei cambi». Le consegne toccano 1.148mila unità, diminuite di 279mila unità, un -20% su base annua.

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