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la provocazione
13 Dicembre 2024 - 09:01
MERCOGLIANO. Fa sempre discutere il presepe di don Vitaliano Della Sala a Capocastello. Quello di quest’anno, con la famiglia Simpson ai piedi dell’altare, rappresenta le contraddizioni e le conflittualità dei nostri tempi. Guerra, consumismo, i simboli del Nazismo, il mondo che tende alla malvagità e quello che invece dovrebbe essere puro e innocente come il Gesù Bambino tradizionale.
"Quell'Hitler, in fondo, rappresenta questo: tutto il male possibile che noi possiamo e riusciamo a fare. ha spiegato don Vitaliano Noi siamo come i Simpson, possiamo fare il peggior male possibile, ma possiamo tirare pure fuori il cuore grande e, quindi, accogliere il Gesù Bambino, questo sì tradizionale, cioè che nasce povero, però su uno skateboard per dire 'il mio messaggio non porta tristezza, ma vi porta gioia'. Penso che questo sia un messaggio che quest'anno possiamo accogliere a Capocastello, in città, nella nostra provincia e chissà dove".
Si fa racconto di un tempo segnato da fragilità, violenza e orrore il presepe allestito da don Vitaliano nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel borgo di Capocastello a Mercogliano con i personaggi dei Simpson. Una Natività su cui incombe lo spettro di Adolf Hitler messo in croce. Ognuno dei componenti della famosa famiglia di Springfield incarna una ‘piaga’ ed un monito per l’umanità “che oggi rischia di di nuovo di cedere al male oscuro, rappresentato dalla presenza del Fuhrer, di una terza guerra mondiale”.
Promotore dell’iniziativa don Vitaliano Della Sala – il prete no-global attualmente parroco di due chiese a Mercogliano e responsabile della mensa e del dormitorio della Caritas di Avellino – insieme agli animatori dell’Associazione ‘Per Grazia Ricevuta’ che si sono avvalsi delle opere all’artista Piergiuseppe Pesce. Ai piedi dell’altare c’è Homer, che rappresenta la criminalità, con indosso una vistosa collana ed un orologio d’oro; Marge, impersonifica il lusso, con borse e vestiti firmati; Bart la schiavitù provocata dai social e dalla ludopatia mentre la piccola Lisa, con una cintura di bombe pronte ad esplodere, incarna guerra e terrorismo.
Un ‘umanità che sembra indifferente alla nascita, troppo presa da altro per accorgersi della nascita di Gesù. Don Vitaliano sembra dirci che se da un lato il destino dell’uomo appare già segnato, dall’alto il bambin Gesù posto al centro della scena disteso su uno skateboard, sembra proprio suggerire ai Simpson e all’intera umanità una via di fuga. Da anni don Vitaliano trasforma l’allestimento della Natività nell’occasione per lanciare messaggi forti alla comunità e sensibilizzarli contro ogni forma di emarginazione e violenza. Lo scorso anno a suscitare scandalo fu il presepe con le due Madonna e senza Giuseppe, riferimento ad una idea di famiglia diversa da quella ufficiale.
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