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casal di principe
16 Gennaio 2025 - 08:47
CASAL DI PRINCIPE. Prestiti con tassi usurai, contando sulla loro restituzione anche grazie ai rapporti con il clan dei Casalesi. Una indagine dei carabinieri di Casal di Principe, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha portato a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip partenopeo, nei confronti di 2 indagati che devono rispondere di usura ed estorsione con l'aggravante del metodo mafioso, in concorso con altri due indagati a piede libero.
Le indagini hanno mostrato che i due arrestati avevano messo in piedi una fiorente attivita' di prestiti di denaro contante, somme per le quali hanno preteso tassi di interesse fra il 25 e il 40% mensile, assicurandosi un guadagno stimato di circa 14.000 euro su un singolo prestito di 500 euro. L'identikit delle loro numerose vittime comprende imprenditori in difficolta' economiche o persone in grave stato di bisogno.
Ricostruito minuziosamente il giro di denaro nonche' la violenza esercitata dai due indagati anche attraverso intercettazioni e perquisizioni, al termine delle quali e' stato rinvenuto il 'libro mastro' nel quale risultavano annotati tutti i corrispettivi di denaro in ingresso e in uscita. Le indagini hanno inoltre raccolto le dichiarazioni di molte vittime esasperate le quali, impossibilitate ad onorare i debiti contratti con i due indagati, hanno confermato ai carabinieri quanto da loro ricostruito.
Alcuni debitori hanno ricevuto minacce gravi per consegnare le rate degli interessi, e per questo gli indagati devono rispondere anche ldi estorsione. Ad aggravare la loro posizione concorre, infine, la vicinanza a un noto elemento apicale del clan dei Casalesi operante nell'agro aversano e recentemente arrestato dai militari dell'Arma per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
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