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16 Gennaio 2025 - 09:26
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
NAPOLI. È il giorno del faccia a faccia tra il governatore Vincenzo De Luca e i capigruppo della sua maggioranza. Un incontro, ha spiegato negli ultimi giorni il numero uno di Palazzo Santa Lucia, convocato «per fare un punto sul programma di lavoro, per aggiornarli sulle scadenze che abbiamo e, soprattutto, per concordare anche con loro un calendario importante». Inevitabile pensare che, invece, il confronto sarà anche un modo per verificare la tenuta della coalizione e richiamare tutti a una battaglia unitaria sul terzo mandato e capire, specie nel Pd, quali sono le intenzioni. Soprattutto dopo che l’altra sera a Di Martedì su La7, la segretaria dem Elly Schlein ha ribadito che «abbiamo sostenuto il lavoro che è stato fatto in questi anni in Regione Campania e io penso che più del consenso, serva il buonsenso: quello di costruire una alternativa secondo le regole che ci siamo dati».
Ma il pressing su De Luca per convincerlo al passo indietro arriva anche da chi lo conosce bene. È il caso di Pier Luigi Bersani, a Napoli per la presentazione del libro di Stefano Fassina sull’autonomia differenziata organizzata dall’associazione Polo Sud presieduta da Amedeo Laboccetta. «Voglio bene a Vincenzo, tra noi ci sono stima e amicizia dice l’ex ministro -. Bisognerebbe prendere atto ragionevolmente della situazione. Anche il resto del mondo del Pd deve prendere atto della situazione, della forza, della popolarità, dei risultati di De Luca, arrivando a intendersi in qualche modo. Il compromesso è una cosa nobile quando c’è di fronte una battaglia più grande».
E sulla questione del terzo mandato in generale, Fassina è chiaro: «Chi ha fatto due mandati deve lasciare il posto. Ci sono anche tanti altri ruoli da poter ricoprire nella politica nazionale, non è necessario fare sempre il presidente di una Regione per poter avere un ruolo importante. Si sta perdendo troppo tempo su questa vicenda, perché le sorti di una Nazione o di una Regione non sono legate ai destini individuali». E stop dopo due mandati anche per il governatore dell’Emilia-Romagna, Michele De Pascale: «Quello del limite ai mandati per sindaci e presidenti di Regione non è un principio sbagliato, anche i paragoni che vengono fatti con altri ruoli sono un po’ impropri».
Sul fronte del centrodestra, Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, ribadisce il «no» al terzo mandato per i governatori: «Noi siamo favorevoli al fatto che anche in Italia, per i sindaci delle grandi città, per i presidenti delle regioni, si mantenga la legge attuale, che non è contro Zaia o contro De Luca».
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