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avellino
08 Marzo 2025 - 09:51
Giuliana Franciosa
AVELLINO. Una realtà accademica che custodisce la tradizione musicale ma che, allo stesso tempo, deve sapersi rinnovare per formare musicisti capaci di affrontare il panorama artistico contemporaneo. Con la nomina di Giuliana Franciosa alla presidenza del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, l’istituzione si prepara a un nuovo percorso, con l’obiettivo di consolidare il proprio ruolo nel panorama culturale e accademico italiano. Designata dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, Franciosa raccoglie il testimone in un momento in cui i Conservatori sono chiamati a ripensare il loro ruolo, mantenendo un equilibrio tra radici storiche e nuove prospettive. L’alta formazione musicale oggi non può limitarsi alla trasmissione di un repertorio, per quanto prestigioso: deve creare le condizioni affinché gli studenti possano trovare una propria voce, misurandosi con il mondo musicale attuale.
“Il Conservatorio Cimarosa è un punto di riferimento per la musica in Campania e nel Mezzogiorno. La sua storia è legata a una grande tradizione, ma la musica è un’arte viva: custodire il passato significa anche renderlo attuale, tradurre il patrimonio ereditato in una risorsa per il futuro. Formare un musicista oggi non significa solo trasmettere conoscenze tecniche, ma accompagnarlo verso un percorso che gli permetta di sviluppare una propria identità artistica, aperta al mondo”, sottolinea Franciosa. Fondato nel 1972 e intitolato al compositore Domenico Cimarosa, il Conservatorio avellinese è tra le più importanti istituzioni musicali del Sud Italia. La sua offerta didattica abbraccia un ampio spettro di discipline, dalla musica classica al jazz, dalla composizione alla musica elettronica, fino alla riscoperta degli strumenti antichi. Una varietà che testimonia la volontà di coniugare l’eredità storica con le nuove tendenze musicali e che rappresenta, per Franciosa, una base solida su cui costruire un futuro ancora più ambizioso.
“L’innovazione - spiega - sarà una delle chiavi di questo percorso. L’obiettivo non è solo mantenere l’eccellenza della didattica, ma ampliarne l’orizzonte, integrando nuovi approcci e stimolando la ricerca musicale. Il Conservatorio deve essere un luogo dove la sperimentazione affianca lo studio del repertorio, dove tradizione e modernità dialogano senza contrapporsi. L’internazionalizzazione sarà un altro punto centrale della sua visione: “le collaborazioni con accademie, teatri e istituzioni musicali di rilievo mondiale dovranno moltiplicarsi, offrendo agli studenti opportunità concrete di crescita professionale”. Parallelamente, il legame con il territorio sarà rafforzato.
“Il Conservatorio - spiega il presidente - non deve essere un mondo a sé, ma un motore della vita culturale della regione. Concerti, masterclass ed eventi aperti al pubblico contribuiranno a rendere il Cimarosa un punto di riferimento non solo per la formazione, ma anche per la produzione artistica”. In questa prospettiva, l’auditorium “Vincenzo Vitale” continuerà a svolgere un ruolo chiave, ospitando una programmazione di livello sempre più alto e favorendo il confronto tra studenti, docenti e grandi interpreti della scena musicale.
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