Cerca

Economia

Ue, De Luca: «Sostengo manifestazione M5S contro il piano riarmo»

Il governatore interviene anche sui dazi: «Per la Campania danno da mezzo miliardo di euro»

Dazi, De Luca: «Per la Campania danno da mezzo miliardo di euro»

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

«La sostengo assolutamente, arriva perfino in ritardo per quanto mi riguarda». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa, spiega ai cronisti la sua posizione sulla manifestazione promossa dal M5S contro il piano di riarmo, anche se non sarà in piazza.

«Credo che il 5 ci sia il Vinitaly a Verona, mi pare che saremo lì», ha aggiunto De Luca, che sulla piazza del M5S ha specificato: «Mi interessa che ci sia quanta più gente a combattere per la pace, non vedo le bandiere o le sigle. Noi stiamo combattendo da tre anni per far crescere questa sensibilità, meno male che sta crescendo la spinta per la pace. La sostengo assolutamente, va benissimo».

«Credo che bisogna lavorare per la pace. Un grande Paese dev'essere in grado di difendersi ma è irrinunciabile un'iniziativa diplomatica. Solo le armi non servono a nulla, solo a bruciare miliardi di euro sottratti ad altre cose più utili», ha concluso De Luca. 

DAZI

«Per quello che riguarda i principali flussi di esportazione della Regione Campania negli Stati Uniti avremo un danno di mezzo miliardo di euro». È la stima del governatore campano Vincenzo De Luca rispetto ai dazi che saranno annunciati questa sera dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. De Luca spiega che bisogna prestare particolare attenzione a due settori: «l'agroalimentare e il settore farmaceutico. Dobbiamo sapere che possiamo subire dei colpi anche rilevanti».

Il presidente della Regione afferma, poi, che occorrerebbe «aprire in ogni caso una trattativa con gli Stati Uniti. Ovviamente i personaggi non sono particolarmente affidabili. Io guardo al modo di presentarsi di Trump e di un altro squinternato che è Musk, pieno di soldi, ma non molto equilibrato, sapendo che sono interlocutori difficili. Però dobbiamo aprire in ogni caso una trattativa. Se le cose trovano un punto di equilibrio, andiamo avanti, altrimenti dovremo imboccare una strada che non è mai gradevole: quella delle ritorsioni. Ma non credo che sia una strada che porta molto lontano».

«Ci auguriamo - conclude De Luca - che anche per i problemi che ci saranno prima o poi negli Stati Uniti, perché avremo un aumento dei prezzi al consumo, ci possa essere una posizione maggiormente equilibrata anche del governo americano». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori