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Mediterraneo cultura e gusto

Cilento Tastes 2025: un successo che mira a un'estate da record

Nell’ex Tabacchificio, oggi “Next-Nuova Esposizione”, Linda Auricchio: «Abbiamo raccolto i frutti delle due prime edizioni». Roberto Cavaliere di “Campania Tipica”: «Manifestazione da fissare dopo la Pasqua»

Cilento Tastes 2025: un successo che mira a un'estate da record

Cilento Tastes 2025, tra gli stand i degustatori del buon cibo cilentano

PAESTUM. Ha chiuso con un bilancio di 8mila visitatori – secondo dati degli organizzatori - la terza edizione di “Cilento Tastes”, vetrina dei prodotti tipici del Cilento, che si è svolta dal 4 al 6 aprile a Paestum, nell’ex Tabacchificio trasformato nel “Next-Nuova Esposizione”. 410mila le visualizzazioni sui social media della manifestazione.

A chiusura dell’evento, il commento di Linda Auricchio, direttrice di Cilento Tastes: «Quest’anno abbiamo raccolto i frutti delle prime due edizioni. C’è un cambiamento in atto, le aziende sono sempre più consapevoli ed organizzate nella comunicazione e nel branding, sempre più attente alla qualità ed alla sostenibilità. Voglio ringraziare di cuore chi ha partecipato al Cilento Tastes 2025. È stato un momento speciale, reso unico dalla fiducia, dall’entusiasmo e dal calore degli espositori. Credo profondamente che solo insieme si possa crescere davvero, e questo evento ne è la prova più bella. Il Cilento ha un potere incredibile: la qualità dei suoi artigiani del gusto, veri eroi che ogni giorno mettono passione, storia e tradizione in quello che fanno, è qualcosa che emoziona. Molti di loro portano avanti saperi antichi, tramandati da nonne e famiglie, intrecciati con la nostra biodiversità unica. Questa terra è davvero straordinaria. Tutto questo ha bisogno del giusto racconto, del mezzo giusto per farsi conoscere, perché è un patrimonio umano e naturale immenso. Il mare, la terra, il clima, uniti alle persone… è questo che rende grande la cultura mediterranea».

Calendario e meteo non hanno certo contribuito. I visitatori si sono concentrati il sabato, mentre domenica il maltempo ha scoraggiato le presenze, soprattutto dei visitatori più lontani. La parte del leone l’ha fatta la gastronomia, con un’offerta ampia di prodotti tipici (vini, pasta, formaggi, salumi, dolci, profumi afrodisiaci di Milena Rizzo, il Museo Paleontologico di Magliano Vetere e le ricostruzioni in 3D) e i tavoli allestiti al centro dell’ area espositiva si sono affollati ad ora di pranzo e di cena.

«Sposterei il Cilento Tastes – dice al ROMA Roberto Cavaliere, di “Campania Tipica” - a stagione turistica aperta, dopo Pasqua. La manifestazione è interessante, anche se per le imprese i buyers contano più del numero di visitatori, e raccomanderei una maggiore promozione su scala regionale».

Sulle prospettive della nuova stagione turistica filtra un moderato ottimismo dagli operatori cilentani. La crisi dei dazi, con la conseguente incertezza economica, potrebbe riorientare gli italiani, come nell’ anno post-Covid 2022, verso l’ offerta consolidata di mare, sole e gastronomia cilentana. Un’offerta - su questo concordano espositori del “Cilento Tastes” e operatori turistici - che deve necessariamente essere integrata dalla cultura e dal divertimento se si vuole allungare la stagione, adesso concentrata sui due mesi di luglio e agosto, almeno all’ estate intera.

 

 

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