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Il Pd si appella all'unità e frena De Luca

Riunione tra emissari romani ed esponenti campani: Taruffi: «Auspichiamo un confronto con lui ma nessuno può imporre condizioni»

Il Pd si appella all'unità e frena De Luca

Igor Taruffi

NAPOLI. Ripartire dalle cose positive fatte ma introdurre anche elementi di innovazione. E senza porre condizioni. Questa la sintesi della riunione del Pd a Napoli: a confrontarsi con il responsabile Organizzazione dei Dem, Igor Taruffi, e il componente della segreteria nazionale, e delegato agli Enti locali, Davide Baruffi, dirigenti locali, consiglieri regionali, parlamentari ed eurodeputati.

LE PRIORITÀ E IL CLIMA POSITIVO. Una sorta di primo confronto, spiega Taruffi, per individuare «le priorità future per la Campania». Il tutto, sottolinea, «in un clima positivo fondato sulla volontà di mantenere l’unità del partito e della coalizione per vincere e continuare a governare qui». Tanto che alla fine anche il deputato Piero De Luca commenta con un secco «faremo di tutto per vincere le elezioni».

LA QUESTIONE DE LUCA. A tenere banco è anche la questione legata alla posizione espressa sabato ai capigruppo di maggioranza dal governatore Vincenzo De Luca che, a chiare lettere, aveva rivendicato una “prelazione” sull’indicazione del suo successore sulla scia di quanto fatto da Stefano Bonaccini i Emilia-Romagna. «Noi auspichiamo un confronto con De Luca ma nessuno può porre condizioni chiarisce Taruffi -. I presidenti uscenti hanno sempre un confronto con i vertici nazionali e locali per individuare il candidato. Di sicuro ci sarà un incontro tra la segretaria Elly Schlein e De Luca ma è fondamentale la necessità di tenere assieme un gruppo dirigente che deve lavorare unito. Ci sono tutte le condizioni per un confronto positivo, costruttivo, che tenga insieme l’unità del Partito democratico e della coalizione. Su questo c’è fiducia e sono sicuro che quelli che hanno ruoli di responsabilità sapranno esercitarla fino in fondo nell’esclusivo interesse della Campania». In questo processo, in consiglieri regionali e il gruppo dirigente campano avranno un ruolo da protagonisti. A chiarirlo senza mezzi termini è lo stesso responsabile Organizzazione: «Il loro ruolo importante sarà importante nell’ambito del confronto con il partito nazionale. Così come sarà utile l’apporto di personalità e figure che non mancano in Campania e che possono dare un contributo di proposte e risposte su quello che occorre fare per una regione che è importante sia per il Mezzogiorno che per il Paese».

LA REGIONE STANZIA FONDI PER I COMUNI DELLE AREE INTERNE. Intanto, De Luca annuncia che la Regione ha deciso di finanziare tutti i progetti presentati nel bando Strade dai Comuni delle aree interne della Campania. Si tratta di un finanziamento complessivo di 365 milioni che riguardano 147 interventi, e coinvolgono i 181 Comuni che hanno candidato progetti e che rientrano sia nelle sette Strategie Snai, che nei Masterplan di Litorale Domitio Flegreo, Aree Interne Valle dell’Ufita, Valle Caudina, Agro aversano, Salerno sud. «Abbiamo fatto come governo regionale uno sforzo ulteriore dice per dare una mano anche ai Comuni che rischierebbero di essere esclusi dall’Accordo di coesione. I progetti ora potranno partire in tempi brevi. Entro un mese potrà essere concluso l’iter amministrativo. Si tratta di progetti immediatamente cantierabili che consentono di risolvere problemi concreti per le aree interne e di creare lavoro».

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