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verso le regionali
17 Aprile 2025 - 19:17
NAPOLI. Le radici affondano nel Sud, nel suo potenziale ancora inespresso, nelle ferite aperte e nelle risorse dimenticate. Da Napoli, cuore simbolico del Mezzogiorno, parte il messaggio politico più nitido di questa stagione: la questione meridionale è ancora attuale, viva, urgente. E Forza Italia – con la sua iniziativa “Le Regioni del Sud, le ragioni del Sud” – sceglie di metterla in cima all’agenda nazionale, con parole chiare, scelte coraggiose e una visione di futuro. È Antonio Tajani, segretario nazionale del partito e vicepremier, a dettare la linea: “Se vogliamo vincere bene in Campania dobbiamo guardare a un candidato civico, ora che Fulvio Martusciello non è più candidato. Apprezzo molto il suo gesto, ha fatto un sacrificio per una vicenda che mi pare si sia risolta in una bolla di sapone”.
Poche parole. Dietro, il riconoscimento di un passo indietro compiuto per senso delle istituzioni, non per calcolo. Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale, ascolta e rilancia: “Noi siamo pronti ad accettare qualsiasi scelta farà il tavolo nazionale, perché ha capacità di analisi migliori della nostra. Ma senza Forza Italia non esiste centrodestra. E chi verrà scelto dovrà avere dentro di sé tre lettere: S-U-D. Serve una figura che pensi da sudista e si comporti come tale. Il clima con gli alleati è positivo, sono certo che troveremo la sintesi: tutti vogliamo cambiare il governo della Campania”. La forza del partito, però, non sta solo nelle dichiarazioni, ma nella compattezza di una classe dirigente che, numeri alla mano, è solida. Francesco Cannizzaro, vicepresidente del gruppo FI alla Camera e responsabile nazionale del partito per il Sud, lo dice con fermezza: “Forza Italia sarà protagonista di questa campagna elettorale. Abbiamo radicamento, classe dirigente e credibilità. Il nostro compito è sostenere la scelta migliore per vincere”.
Dalle file campane, la voce del senatore Francesco Silvestro, coordinatore provinciale a Napoli, si alza con chiarezza: “la coalizione ha il dovere di valorizzare quanto costruito da Forza Italia in questi anni sul territorio”. Stessa linea per Tullio Ferrante, sottosegretario ai Trasporti: “In un momento in cui il Mezzogiorno torna al centro dell’agenda, serve un candidato che parta dai territori, parli ai cittadini, costruisca insieme alle istituzioni”. E poi c’è la visione, il respiro culturale e strategico. A darlo è Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale dei dipartimenti di Forza Italia: “Berlusconi diceva che noi non siamo per i professionisti della politica, ma per i professionisti nella vita. Oggi c’è bisogno di figure che abbiano già realizzato qualcosa, che abbiano una storia solida, per ridare fiducia a un elettorato che si sente distante. La qualità del candidato deve venire prima della casacca. Noi siamo pronti”. Il Sud chiama. Forza Italia risponde. Non con formule vecchie o soluzioni calate dall’alto, ma con la forza tranquilla di chi ha saputo restare sui territori, costruire reti, formare classe dirigente. Oggi, nel momento della scelta, è da qui che si riparte.
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