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06 Maggio 2025 - 15:04
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
NAPOLI. "Se consideriamo le prestazioni urgenti e brevi, quelle da fornire tra i tre e i dieci giorni, arriviamo al 96% delle prestazioni offerte nei tempi previsti. Sono risultati che ci collocano di gran lunga al primo posto in Italia". E' il dato che rivendica con orgoglio il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo all'iniziativa organizzata per presentare i risultati del lavoro fatto negli ultimi 18 mesi per ridurre le liste d'attesa. Nel periodo compreso tra il primo trimestre del 2024 e i primi tre mesi del 2025, in Campania sono state erogate 62 milioni di prestazioni a carico del sistema sanitario, per un valore di circa un miliardo di euro.
Escludendo quelle di laboratorio, a cui si accede senza prenotazione, 15 milioni sono erogate tramite liste di attesa, pari al 24%. I dati presentati fanno riferimento alle prestazioni sentinella e alle modalita' di calcolo della performance relative al Piano nazionale liste d'attesa, varato dal governo, che prevede il monitoraggio di 69 prestazioni di specialistica ambulatoriale, distinte in prime visite e prestazioni diagnostiche. Va precisato che, se il paziente rinuncia alla prima disponibilita' offerta dal sistema sanitario compatibile con la priorita' indicata dal medico, accetta tempi di attesa piu' lunghi e viene escluso dal monitoraggio. Dal 2020 al 2024, la Regione ha destinato oltre 212 milioni al recupero delle liste di attesa, di cui oltre 48 milioni in favore delle strutture pubbliche e oltre 163 milioni per le strutture private convenzionate.
Nella comparazione tra il primo trimestre del 2024 e lo stesso periodo del 2025, l'incremento di prestazioni erogate nei tempi previsti dalle norme nazionali, e' del 12% per le prime visite e dell'8% per le prestazioni di diagnostica. I dati si riferiscono al valore medio, dato dal cumulo delle prestazioni urgenti (3 giorni), brevi (10), differibili (60), programmate (120). Tra le varie specialita', l'incremento maggiore si registra alla prima visita oncologica, che e' del 46,75%, raddoppiando i valori precedenti. Per le prestazioni di diagnostica, invece, si registra un +45,04% per la polipectomia dell'intestino crasso e un +25,37% per la spirometria globale.
Ci sono anche casi in cui diminuisce la percentuale di prestazioni offerte nei tempi garantiti, come la fotografia del fundus (-13,59%) e l'elettromiografia semplice per arto superiore (-6,95%). Soffermandosi sul valore medio dei giorni di attesa, per quanto riguarda le priorita' 3-10 giorni, si registra un valore medio di giorni di attesa di 16 per quanto riguarda la prima visita neurologica e di 23 per quella fisiatrica. I dati piu' bassi sono rappresentati da quella oncologica (5,4) e da quella chirurgico-vascolare (7,6). La prima visita cardiologica fa segnare un valore medio di tempi di attesa di 11,2 giorni. Sulla diagnostica urgente-breve, tra i tempi di attesa piu' lunghi ci sono i 30,75 giorni per l'eco (color) dopplergrafia cardiaca e i 27,55 giorni per l'RM dell'addome inferiore.
Tempi rapidi, invece, per la Tac cranio-encefalo (2,9 giorni) e la Tac del torace (3 giorni). "Nonostante la Campania abbia 15mila dipendenti in meno nella sanita', rispetto alla media nazionale - ricorda De Luca - e riceva meno di tutte le Regioni d'Italia nel riparto del Fondo sanitario nazionale, questi dati sono un miracolo, che deriva dall'impegno straordinario di centinaia di medici, infermieri, amministrativi, informatici. Non abbiamo situazioni di particolari criticita', abbiamo qualche ritardo che riguarda la diagnostica relativa alle gastroscopie, alla colonscopia e in parte all'oculistica, ma per limiti di personale. Oggi non possiamo fare piu' di questo, ma contiamo di affrontare queste ultime criticita' in tempi rapidi".
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