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Dalle bombe di Gaza al Santobono per essere curato

Il piccolo Nabeel di appena 2 anni soffre di una rara patologia del sistema immunitario

Dalle bombe di Gaza al Santobono per essere curato

NAPOLI. Un bambino di due anni proveniente dalla Palestina - da Beit Hanoun, nell'area Nord Est della Striscia di Gaza - e accompagnato dal padre e dal nonno è arrivato nella notte all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli, con un'ambulanza del 118 della Asl Napoli 1 Centro, dopo essere atterrato nella notte all'aeroporto di Pratica di Mare con un volo militare organizzato dalla Cross di Pistoia e con la supervisione della Regione Campania. Il bimbo, attualmente sottoposto ad inquadramento diagnostico, è giunto con sospetto di malattia granulomatosa cronica, rara patologia del sistema immunitario che espone i soggetti a ripetute infezioni gravi, ed è ora ricoverato nel reparto di Pediatria generale e Dermo-Immuno Reumatologia, diretto da Luigi Martemucci, dove potrà ricevere le cure necessarie.

La Fondazione Santobono Pausilipon si è immediatamente occupata di predisporre l'accoglienza degli accompagnatori negli alloggi riservati ai familiari dei pazienti e di contattare i mediatori culturali che assisteranno i parenti e che li supporteranno nei colloqui con i sanitari. "Accogliere pazienti provenienti da territori di guerra - dice Rodolfo Conenna, direttore generale dell'Aorn Santobono Pausilipon - richiede una complessa macchina organizzativa in cui ogni istituzione coinvolta, ogni soggetto impegnato in prima linea, fa la sua parte con dedizione e responsabilità. Per noi ogni singolo bambino che arriva da territori martoriati dalla guerra per ricevere le cure di cui ha bisogno è un piccolo paziente a cui restituiamo la speranza e a cui diamo la possibilità di ricevere la migliore assistenza possibile. Non è solo un caso clinico, ma espressione di quella umanità alla base del diritto universale alle cure".

IL GRAZIE DI DE LUCA. "Il piccolo Nabeel, che compirà 3 anni il prossimo mese di luglio, è arrivato questa mattina, alle prime luci dell'alba, all'ospedale Santobono, dopo il trasferimento in ambulanza dall'aeroporto di Pratica di Mare, dove è atterrato in nottata grazie ad un volo militare. Un abbraccio a Nabeel, al padre e al nonno che l'hanno accompagnato in Italia, ma soprattutto un abbraccio alla madre di Nabeel che è rimasta a Gaza perché ha partorito da un mese".

Lo scrive sui social il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Nabeel arriva da Beit Hanoun, città situata nel nord-est della martoriata Striscia di Gaza e soffre di una rara patologia del sistema immunitario. È stato subito preso in carico dai medici e dalle strutture sanitarie specializzate del Santobono per ricevere le cure necessarie. Voglio ringraziare di cuore il Santobono, la Fondazione Santobono Pausilipon, il 118 della Asl Napoli 1 Centro, la Cross di Pistoia e tutti coloro che hanno reso possibile questo gesto di umanità", sottolinea. "Quello che sta accadendo a Gaza è mostruoso e disumano. Le prime vittime di questo massacro sono le donne e i bambini - conclude - Oltre alla solidarietà per le vittime, dobbiamo chiedere l'immediato cessate il fuoco perché si fermi subito questo bagno di sangue".

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