Cerca

IN FUGA DALLA GUERRA

Attracca a Salerno la nave dei ragazzini

Sulla Solidaire 252 migranti di cui 98 minori. L’assessore: sappiamo di storie terribili e atroci

Attracca a Salerno la nave dei ragazzini

SALERNO. Ha attraccato ieri mattina al porto di Salerno la nave della Ong Solidaire con a bordo 252 migranti. Tra loro ci sono 98 minori di cui 92 non accompagnati (84 ragazzi e 8 ragazze); tra gli adulti, 127 sono uomini e 27 sono donne. Al molo Manfredi si è immediatamente messa in moto la macchina dell'accoglienza coordinata dalla Prefettura di Salerno. Per il capoluogo di provincia campano si tratta del 40esimo sbarco di migranti.

La nave della Ong Solidaire, battente bandiera tedesca, è una delle più grandi tra quelle umanitarie impegnate nel soccorso in mare. Una nave di ragazzini che, silenziosi attendono le disposizioni dagli operatori umanitari che parlano soprattutto in francese. Accennano qualche saluto a chi sta sulla banchina e li aspetta. Negli occhi la stanchezza di racconti che spesso nascondono atrocità. Storie di violenze e soprusi.

«Il numero di minori non accompagnati - ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Salerno, Paola De Roberto - è molto elevato rispetto agli ultimi sbarchi. Si desume provengano dalla guerra perché la maggior parte sono somali, eritrei, provengono dal Mali. Sono comunque dati che vanno verificati, così come la loro età effettiva. Se superano i 14 anni verranno gestiti dalla Prefettura, altrimenti saranno in carico del Comune di Salerno. La maggior parte di loro rimarranno in Campania, altri tra Molise, Puglia. Quelli che rimangono in carico alle Politiche sociali, resteranno sul nostro territorio. Siamo in attesa di capire anche lo stato di salute. Abbiamo notizie di violenze su donne, uomini e sui bambini. Dagli ultimi sbarchi questa è la prima volta che arrivano così tanti minori. È un dato che va analizzato anche con i mediatori per avere qualche informazione in più. Noi - ha ribadito l'assessore - abbiamo anche attivato una rete antritratta. Cercheremo di non far scappare le donne perché soprattutto loro appena arrivano in qualche comunità hanno, purtroppo, già indicazioni su dove andare».

«Ieri la città di Salerno ha avuto il suo 40esimo sbarco di naufraghi salvati dalle navi ong nel Mediterraneo centrale. E ancora una volta la nostra comunità darà una forte risposta di solidarietà e di impegno civile» afferma Franco Mari di Avs.

«Di fronte a 250 esseri umani, di cui almeno un centinaio sono ragazzini che fuggono dalla guerra, a donne incinte, a persone maltrattate però - prosegue il parlamentare rossoverde salernitano - una domanda sorge: perché ancora una volta si costringe una nave ong a fare altri giorni di navigazione in più? È di queste ore la notizia che anche alla nave Ocean Viking di Sos Mediterranee con 53 naufraghi a bordo è stato assegnato come porto di sbarco quello della città di Livorno, una navigazione aggiuntiva di oltre mille chilometri. Perché questo governo - conclude Mari - prolunga in questo modo la sofferenza di soggetti che hanno vissuto sulla propria pelle esperienze terribili? Perché tutta questa inutile cattiveria?».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori