Sanità, De Luca: «Nomineremo tutti i direttori entro giugno»

«Ora dobbiamo uscire dal piano di rientro. I tempi si sono allungati per il Covid. Abbiamo ha raggiunto gli obiettivi previsti su prevenzione, assistenza domiciliare e area ospedaliera, non ci sono motivi per tenere la Campania ancora in piano di rientro se non la discriminazione politica. A marzo ci hanno chiesto di chiudere i laboratori che facevano meno di 200.000 prestazioni l'anno e di chiudere tre punti nascita con meno di 500 parti l'anno: lo abbiamo fatto. Adesso vedremo che cosa rispondono, non hanno più nessun alibi per tenerci in piano di rientro. L'ultima riunione è prevista per il 10 luglio e dovremo firmare questo verbale, da pacifici guerrieri che siamo». Lo ha detto, nel corso del suo intervento ad una iniziativa al Cto di Napoli, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Sulla sanità «in Campania abbiamo fatto un lavoro immane. Ora questo lavoro bisogna difenderlo perché in Campania basta mollare la presa per un mese e non si capisce più niente» spiega il governatore.

«Serve - prosegue - il senso delle istituzioni e difendere lo stile di lavoro che abbiamo introdotto. La sanità campana non è stata più il luogo della clientela politica e delle porcherie clientelari. Noi abbiamo lavorato per assumere i migliori per curriculum, e non i raccomandati, i migliori anche per dedizione e spirito di sacrificio per questo lavoro straordinario. E questo lavoro bisogna difenderlo in un passaggio delicato di vita istituzionale in Regione sia per le nomine dei direttori generali e amministrativi. Abbiate fede. Li nomineremo tutti - conclude De Luca - entro il mese di giugno per dare continuità all'attività del nostro sistema sanitario».