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lo sciopero
20 Giugno 2025 - 11:28
NAPOLI. Cinquemila, secondo i sindacati, in corteo da piazza Mancini a piazza Matteotti a Napoli per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Oggi gli operai metalmeccanici di Fim Fiom e Uilm della Campania scioperano per "garantire un futuro all'industria e all'economia". A Napoli gli striscioni di Leonardo, Hitachi, Schneider, degli appalti di manutenzione dei policlinici e di tante realtà produttive in crisi. A piazza Matteotti previsti gli interventi di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, dei segretari generali di Fim Cisl e Uilm Campania, Giuseppe Di Francesco e Crescenzo Auriemma con le conclusioni del segretario generale Fiom Cgil, Michele De Palma.
"La Uil Campania non può che sostenere le ragioni dello sciopero dei metalmeccanici : sono passati troppi mesi e Federmeccanica continua a mantenere una posizione ostile senza la volontà di rinnovare il contratto" e' quanto afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, a margine dello sciopero di otto ore di Fiom, Fim, Uilm che stamattina sono scesi in piazza, a Napoli, con corteo e comizio a piazza Matteotti.
"Questo rinnovo è troppo importante per il Paese e , nel Mezzogiorno, ha un valore ancora più pregnante, ha sottolineato Sgambati, perché siamo il territorio in cui non è diffusa la realizzazione dei contratti integrativi quindi il ccnl è l'unico strumento che permette di aumentare retribuzioni e rafforzare le tutele per i lavoratori e le lavoratrici. Inoltre, il contratto è l'unico modo che abbiamo per colmare quel divario di reddito tra Nord e Sud del Paese." "La Uil continuerà a dirlo anche nel prossimo incontro con Confindustria, ricordando loro che le buone prassi e il dialogo tra le parti contemplano anche e soprattutto il rinnovo dei contratti nei tempi giusti".
"Rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale. Vogliamo aumentare i salari, dare stabilità ai rapporti di lavoro, vogliamo dare certezza a chi rischia la vita dentro il luogo di lavoro". Il segretario generale Fiom-Cgil, Michele De Palma, spiega le ragioni dello sciopero nazionale unitario di 8 ore dei metalmeccanici per riconquistare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Oggi ci sono manifestazioni regionali in tutta Italia. De Palma conclude la manifestazione a Napoli.
"Siamo in piazza, è la quarantesima ora di sciopero, che si somma al blocco degli straordinari. Stiamo pagando la lotta per avere un contratto che riconosca i nostri diritti". A spiegarlo è Serena Arnold, della Fiom Napoli, che partecipa al corteo organizzato oggi a Napoli in occasione delle otto ore di sciopero proclamate da Fim, Fiom e Uilm. In testa al corteo uno striscione che recita "Senza contratto il paese si blocca". Dice il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma: "Abbiamo bloccato l'Italia con i nostri scioperi, le piazze sono piene e le fabbriche sono vuote". I sindacati continuano la mobilitazione per chiedere la riapertura della trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Il corteo ha raggiunto piazza Matteotti, dove, oltre a De Palma, interverranno, insieme ai lavoratori, i segretari di Fim Cisl e Uilm Campania, Giuseppe Di Francesco e Crescenzo Auriemma.
"Il presidente uscente di Federmeccanica forse sarà ricordato come il primo a non aver chiuso il contratto nazionale. Nel nostro paese il PIL è basso, ma i salari lo sono ancora di più. Abbiamo, con quelle di oggi, proclamato 40 ore di sciopero, non succedeva dal 1997. I lavoratori hanno perso 700 euro. Per questo è indispensabile rinnovare il contratto dei metalmeccanici. La Campania ha risposto molto bene. Le aziende sono svuotate, i lavoratori sono in piazza. Federmeccanica osservi e rifletta". E' quanto ha affermato Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania, a margine della manifestazione di Fim Fiom Uil per lo sciopero generale dei metalmeccanici.
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