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«Classe dirigente nazionale indegna»

De Luca: «Si preoccupano solo delle beghe interne di partito, il Pd è il più demente di tutti»

«Classe dirigente nazionale indegna»

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

NAPOLI. «C’è classe dirigente nazionale demente e indegna di governare. Credete che quando si parla elezioni pensino ai territori, alle famiglie, alle imprese e ai giovani? Questa è gente che ha una sola in testa: come ricandidarsi alle successive elezioni, tutto il resto non conta nulla».

A dirlo, rispondendo ai giornalisti a margine della seconda edizione di “Sport, salute, benessere con i prodotti dei Monti Lattari”, iniziativa promossa dal Parco Regionale dei Monti Lattari con il patrocinio della città di Castellammare di Stabia, è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Che, tra l’altro, venerdì, nel consueto appuntamento sociali, aveva alzato l’attenzione sulla difficoltà per le regioni che andranno al voto ad approvare il bilancio di previsione.

«Io non ho proposto nulla, correggiamo anche questa impostazione - precisa -. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha spiegato che c’è un problema tecnico per approvare i bilanci previsionali perché la data delle elezioni è slittai avanti a causa del Covid e non ci sono tempi materiali per approvare i documenti contabili». Per la Campania, aggiunge, «la cosa è ancora più grave perché abbiamo firmato l’accordo di coesione con un anno e mezzo di ritardo. Alla fine, il danno di ripercuoterà sulle amministrazioni comunali, sui cantieri che non parton e altro. Abbiamo segnalato il problema a questi dementi che abbiamo a Roma ma anziché valutare nel merito il danno per le regioni si stanno preoccupando delle beghe interne di partito, a cominciare dal Partito democratico che è il più demente di tutti».

E ancora: «Gli amministratori sanno cosa vuole dire esercizio provvisorio. Non puoi investire e programmare e bisogna limitarsi all’ordinaria amministrazione. Qualcuno pensa che sia un problema di De Luca, mi è capitato di vedere di passaggio in un’emittente locale parlare della “resistenza triste di De Luca”. Vorrei conoscere questo imbecille. Dovreste fare voi resistenza per difendere la Campania e invece si è tutti lì ad aspettare chissà che cosa. Il problema oggettivo è questo: cinque regioni non approveranno il bilancio preventivo entro dicembre di quest’anno. Il Governo decida cosa vuole fare. Abbiate fede e pensate alla salute».

Intanto, si spinge per la coalizione di centrosinistra ampia in Campania. E la candidatura maggiormente accreditata in questo momento resta quella di Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle. Pochi giorni fa, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, aveva sottolineato la necessità di dare un’accelerazione nella scelta del candidato spiegando che «è importante che ci sia un incontro, come già si sta delineando, e che si arrivi alla convergenza per un'altra alleanza larga con un candidato forte e rappresentativo. Visto che si vota a novembre penso che prima dell’estate tutto questo percorso vada completato».

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