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01 Luglio 2025 - 15:47
LAURO. Le gabbie sono state caricate in silenzio, una dopo l’altra. I volontari hanno assistito impotenti. Nessun rinvio, nessuna mediazione: i 105 cani del Comune di Lauro stanno lasciando la Dog Kennel Service Srl di Nola, dove vivevano da anni, diretti alla nuova struttura della Rosa dei Venti Srl, vincitrice dell’appalto comunale. Una scena che ha acceso la protesta delle associazioni animaliste e spaccato la politica locale, con la minoranza consiliare che chiede l’immediata sospensione dei trasferimenti: “Non si può procedere con un atto irreversibile mentre si attende la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, prevista a ottobre”.
Florisa Siniscalchi, Sandra Siniscalchi, Sabato Moschiano e Francesco Mazzocca hanno aderito alla petizione lanciata dall’associazione “Nati Liberi Versilia odv” e attaccano l’amministrazione per aver dato il via libera senza – dicono – “nemmeno accertare l’idoneità della nuova struttura”. E denunciano anche “il totale fallimento delle politiche di contrasto al randagismo nel Comune di Lauro, dove i cani affamati vagano per strada senza controllo e senza tutela”.
La gara è stata bandita con il supporto del Comune di Albanella, in qualità di stazione appaltante qualificata, ed è stata assegnata alla ditta Rosa dei Venti Srl con un ribasso dell’11,5%. La Dog Kennel ha presentato ricorso, respinto dal Consiglio di Stato con ordinanza del 16 maggio. L’udienza di merito è fissata per ottobre.
“Trasferire adesso questi animali – spiegano le associazioni – significa sottoporli a uno stress altissimo. Molti sono anziani, traumatizzati, reduci da situazioni difficili. Non è solo una questione giuridica, è una questione etica e di coscienza”. Nell’appello pubblicato online si richiama anche un precedente inquietante: il cognato del legale rappresentante della ditta aggiudicataria risulta coinvolto nel sequestro del canile di Marigliano-Brusciano, nel 2010, vicenda ribattezzata “cimitero infelix”.
L’associazione Meicla – La Zampa Indifesa ODV, tramite la presidente Claudia Cavallo, ha trasmesso una relazione dettagliata alle autorità competenti, segnalando presunte irregolarità nelle operazioni di trasferimento, tra cui l’assenza dell’ASL veterinaria, l’utilizzo iniziale di mezzi non assicurati e il sovraffollamento nelle gabbie. L’associazione ha preannunciato l’invio della documentazione alla Procura di Avellino, all’ANAC, al Ministero della Salute, ai NAS e agli Ordini dei Veterinari.
Il Comune di Lauro ha ribadito la correttezza della procedura e assicurato che il servizio sarà oggetto di monitoraggio costante. “Ad oggi – si legge in una nota – non risultano indagini né anomalie. Saremo pronti ad adeguarci a qualunque esito giuridico”.
Ma mentre le carte attendono l’autunno, i furgoni sono già in viaggio. E chi ha visto quegli animali crescere, guarire, fidarsi di nuovo, sa che non si tratta solo di un cambio di gestione. È una frattura. Ed è per questo che la raccolta firme lanciata per fermare i trasferimenti continua a crescere, giorno dopo giorno, con un messaggio semplice e netto: “I cani non sono numeri. Fermiamoci prima che sia troppo tardi”.
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