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Centrodestra, spunta il nome di Trombetti

Centrosinistra, in ascesa de Raho: potrebbe avere l’ok del governatore, ancora senza un’intesa con il Pd

Centrodestra, spunta il nome di Trombetti

Guido Trombetti

NAPOLI. Nel totocandidati del centrodestra, in Campania spunta un nome nuovo: Guido Trombetti, ex rettore e assessore. Un nome civico, proposto da settori della coalizione meno propensi a puntare su un politico. Anche se Trombetti non sarebbe una new entry, tra le stanze della Regione.

Vanta infatti un'esperienza da assessore, nella giunta di Stefano Caldoro. Settantasei anni, professore emerito di Analisi Matematica alla Federico II, ha guidato l'ateneo di Napoli per 9 anni (dal 2001 al 2010). Trombetti ha esordito in politica da tecnico in una giunta di centrodestra.

Nel 2010 è stato infatti è stato nominato da Caldoro assessore regionale all'Università e alla Ricerca. Dal 2013 al 2015 è stato anche vicepresidente della giunta di Santa Lucia. Oggi è anche noto per le numerose sortite da opinionista in trasmissioni sportive, nelle vesti di tifoso del Napoli, non privo però di competenza tecnica.

La carta Trombetti si aggiunge alle altre del centrodestra. Dai candidati di bandiera di Fratelli d'Italia (Edmondo Cirielli) e Lega (Gianpiero Zinzi) alla schiera di outsider, come Giosy Romano, coordinatore della Zes Unica del Mezzogiorno, o Antonio D'Amato, ex numero uno di Confindustria. Sull'opzione civica, da tempo, spinge Forza Italia.

Il segretario regionale Fulvio Martusciello ha annunciato che a breve proporrà un candidato presidente al femminile. Top secret però, al momento, l'identità. Nel centrodestra il totonomi è anche influenzato dai sondaggi. Alcune rilevazioni svelerebbero un quadro in netto favore del centrosinistra, qualora Vincenzo De Luca dovesse stabilire un accordo con il "campo largo".

La possibilità che il governatore scelga la corsa terzopolista - candidandosi a consigliere in prima persona, e candidando a presidente l'assessore Lucia Fortini - condiziona le opzioni del campo avversario. Un centrosinistra senza De Luca potrebbe davvero indurre a scendere in campo personaggi dell'area di governo, come Cirielli, o lo stesso titolare del Viminale Matteo Piantedosi, sinora apparso riluttante.

Per adesso tuttavia, anche nel centrosinistra la quadra appare lontana. Al Nazareno sono consci come i 5 Stelle rivendichino la scelta in Campania, regione dove storicamente raccolgono le più alte percentuali di consensi. Ma nelle ultime ore, il borsino pentastellato segna un nome in rialzo: quello del parlamentare Federico Cafiero de Raho, ex procuratore nazionale antimafia.

L'ex magistrato potrebbe spuntarla a sorpresa, come terzo incomodo tra Roberto Fico e Sergio Costa. L'ex presidente della Camera è sponsorizzato da Gaetano Manfredi, il vero deus ex machina del centrosinistra in Campania. Ma De Raho sarebbe una scelta forte, cui sarebbe difficile muovere obiezioni. E dato non marginale, sull'ex procuratore potrebbe convergere anche De Luca.

Il presidente della Regione, intanto, è tornato sulla bocciatura al terzo mandato. «Avevamo lavorato per avere la possibilità di completare cose straordinarie che sono in corso - ha dichiarato nella diretta del venerdì -, a cominciare dall'edilizia sanitaria. Non è andata così, prendiamone atto ma continuiamo a lavorare fino all'ultimo minuto utile per i nostri concittadini».

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