Cerca

L'iniziativa

Terra dei fuochi, un comitato per l’attuazione della sentenza CEDU

Trenta realtà campane unite per il diritto alla vita violato per decenni

Terra dei fuochi, un comitato per l’attuazione della sentenza CEDU

Si è costituito ieri, riunendo oltre 30 realtà provenienti da tutta la Campania, il Comitato per l’attuazione della Sentenza Cedu 30 gennaio 2025, con cui la Corte Europea ha condannato l’Italia per non aver tutelato la salute e la vita delle popolazioni dei territori della Terra dei Fuochi. Il Comitato si pone il compito di vigilare e partecipare all’attuazione della Sentenza a carico delle istituzioni preposte.

Il neocostituito organismo incarna la sintesi delle lotte ambientaliste che, partendo dal riconoscimento contenuto nella sentenza, vogliono restituire alle associazioni quel ruolo centrale che si sono conquistate nell’ultimo ventennio come sentinelle della tutela dell’ambiente, della salute e della vita dei cittadini campani in Terra di Fuochi.
Uno strumento necessario, il Comitato, per presentarsi al Consiglio d’Europa e contribuire al discernimento e alla valutazione delle azioni intraprese dal Governo italiano nel processo di attuazione della sentenza. A breve sarà costituito anche il Forum per l’attuazione della sentenza, come luogo di incontro aperto a tutti, attivisti, comitati, associazioni, professionisti ai quali può essere data così una rinnovata speranza di rinascita.
Il Comitato ha eletto presidente Luigi Costanzo, e vicepresidenti Francesca Zazzera e Lucio Iavarone. La sede legale è stata fissata presso il Polo della Sostenibilità Ambientale, a San Sebastiano al Vesuvio, struttura gestita da Let's do It! Italy, che è tra le associazioni ricorrenti presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Enzo Tosti sarà l'animatore del Forum di tutte le realtà che vorranno partecipare al percorso.  Presenti anche Alessandro Cannavacciuolo, primo firmatario, e Valentina Centonze, uno degli avvocati che hanno seguito la causa.
 
Luigi Costanzo presidente del Comitato spiega il percorso e il ruolo del soggetto appena nato: “Dopo le fasi della protesta e della proposta siamo a quella del controllo. Abbiamo già interloquito con Vadalà perché il nostro obiettivo è quello costruttivo di contribuire, costituendo una massa critica che, con la fondazione di questo comitato, diventa un soggetto giuridico di interlocuzione istituzionale. Abbiamo creato un metodo: la terra dei fuochi non è un luogo, ma un fenomeno, e questo tipo di aggregazione dimostra come cittadini che fanno massa critica possono incidere concretamente nel ruolo di interlocutori dei decisori politici. Con noi ci sono ingegneri, medici, architetti, ingegnere ambientali e siamo in grado di interloquire sia con il governo sia con la Regione in maniera professionale. Porteremo delle proposte, come abbiamo fatto in questi anni, ma con il rinnovato vigore che abbiamo, adesso, dalla sentenza. Il mondo dell’associazionismo è stato artefice e partecipe di questo storico verdetto. Adesso ci facciamo carico di vigilare affinché essa venga attuata”.
Per Enzo Tosti: “La sentenza ci dà ragione a undici anni dai primi ricorsi con i quali abbiamo sperato di aprirci un varco in Europa, visto che in Italia non venivamo ascoltati. L’Ue, tra le prove assunte, riconosce lo studio Veritas, che è partito dal basso provando le correlazioni tra alcuni tumori e leucemie e la presenza di diossine e metalli pesanti. La sentenza riconosce la mancata tutela dei cittadini e la mancata bonifica dei territori inquinati e la useremo come strumento di pressione. Più di trenta realtà hanno già aderito al Comitato, ma è un progetto in itinere che accoglierà di certo altre associazioni e cittadini”.
 
Vincenzo Capasso, presidente di Let’s do it Italy, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di ospitare fisicamente il Comitato presso il nostro Polo della Sostenibilità Ambientale. Consapevoli del compito gravoso che ci aspetta, apriamo a tutti il dialogo e il confronto sui temi ambientali, scientifici e medici. Il Comitato racchiude le varie anime di un percorso sofferto che viene da lontano, cui la Cedu ha riconosciuto validità giuridica e al quale oggi è demandato un ruolo di mediazione e controllo. Come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori