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medicina
18 Luglio 2025 - 13:12
Oltre il 3% della popolazione mondiale soffre di patologie della pelle come la psoriasi; un dato in linea anche in regione Campania, dove si stima che un bambino su quattro soffre di dermatite atopica. mentre tra gli adulti la percentuale si aggira tra il 2% e il 5%. La psoriasi, invece, interessa circa il 2–3% della popolazione. In Campania, la situazione riflette le medie nazionali, con una prevalenza particolarmente elevata in età pediatrica. Si tratta di patologie ad alto impatto sociale con delle evidenti conseguenze anche sul benessere psichico dei pazienti. Dermatite atopica e psoriasi sono tra le malattie della pelle più comuni e impattanti.
Se ne è discusso al Centro Congressi dell’Università Federico II in via Partenope in una delle più rilevanti occasioni di aggiornamento scientifico nel campo della dermatologia: il congresso “Dermatology in Neapolis”, promosso dalla Clinica Dermatologica dell’Università Federico II di Napoli, diretta dal Prof. Massimiliano Scalvenzi. “Abbiamo voluto - spiega il prof. Scalvenzi - un congresso aperto soprattutto ai giovani, partecipato e non “cattedratico” con scambi di idee, esperienze e casi clinici. La dermatologia, in tutti i suoi campi, dalle patologie della pelle più comuni fino alla cura dei tumori, sta cambiando velocemente con ottimi risultati sia per l’efficacia delle cure che per la qualità della vita dei pazienti”. Particolare attenzione durante i lavori congressuali all’evoluzione della dermatologia oncologica, con un approfondimento sui tumori cutanei come melanoma e carcinoma basocellulare: “L’approccio clinico – spiega il prof. Massimiliano Scalvenzi - a queste patologie è radicalmente cambiato; ormai grazie all’efficacia dei farmaci ed approcci di cura con follow up e terapie di mantenimento possiamo gestirle come malattie croniche assicurando al paziente una speranza di vita molto più lunga rispetto al passato. E’ un cambio di paradigma importante per tanti tumori inoperabili”. I Responsabili scientifici dell’evento i Proff. Matteo Megna e Maddalena Napolitano, hanno evidenziato il carattere innovativo del convegno e messo in guardia i cittadini rispetto all’esposizione solare.
«Abbiamo inteso costruire un programma che rispecchiasse le reali esigenze formative dei giovani dermatologi – dichiara il Prof. Matteo Megna responsabile ambulatorio Psoriasi Federico II – affrontando tematiche attuali con un taglio pratico e interattivo. Dalla gestione clinica delle malattie infiammatorie croniche alle ultime novità nel campo dei biologici e dell’oncologia cutanea, l’obiettivo è stato offrire strumenti concreti per la pratica clinica quotidiana, favorendo allo stesso tempo il confronto multidisciplinare». Sottolinea la Prof.ssa Maddalena Napolitano direttore della Scuola di Specializzazione di Dermatologia Federico II: «Il nostro congresso ha avuto l’obiettivo di puntare i riflettori sulla cronicità in dermatologia. Sempre più trattiamo pazienti con psoriasi, dermatite atopica, orticaria e altre malattie cutanee croniche con farmaci che probabilmente i pazienti dovranno fare per lungo tempo se non per tutta la vita. Quindi abbiamo messo al centro l’importanza di capire quale sia l’impatto sulla vita del paziente, sulla sua storia di malattia, sulla sua prospettiva futura di vita. Abbiamo posto l‘attenzione sulla necessità di provare a profilare i nostri pazienti per scegliere la terapia migliore, per capire quando si può e come eventualmente interrompere le terapie. Nel focus sulla dermatite atopica abbiamo messo in evidenza come questa malattia riguardi non solo i bambini ma anche gli adulti, è importante che i pazienti abbiano cura della pelle anche durante il periodo estivo quando la dermatite tende a regredire grazie agli effetti benefici dell’esposizione solare, ma è necessario non sospendere le cure soprattutto se la malattia è in una fase infiammatoria. Inoltre in generale è importante ricordare che l’esposizione al sole va fatta in modo progressivo e protetto. La ricerca dell’abbronzatura lampo è pericolosa per la pelle.
«Eventi come questo - sottolinea il Prof. Cataldo Patruno, ordinario dell’università del Molise e presidente del congresso – mettono in risalto la tradizione dermatologica d’eccellenza e una scuola di specializzazione tra le più riconosciute in Italia. Napoli si conferma, anche in questa occasione, come centro di riferimento per la formazione, la ricerca e l’innovazione clinica in ambito dermatologico. Abbiamo affrontato un tema molto importante come quello dell’eczema della mani che è una patologia frequente e che in determinati settori lavorativi può diventare invalidante anche per problemi di sensibilità, molti casi sono dovuti anche all’utilizzo di acrilati (unghie finte) che affrontiamo con nuovi trattamenti specifici».
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