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Centrodestra, Cirielli in pole. Centrosinistra, investitura a Fico

Si dipana lentamente il fronte in vista delle prossime elezioni che si terrano in autunno

Cirielli: «Candidarmi? Solo se vincente per i sondaggi»

«Prima è difficile potere dare la risposta di come si conclude il vertice. Dobbiamo lavorare per vincere le elezioni, per avere i migliori candidati possibili. Da parte di Forza Italia c’è la massima disponibilità, l’unità del centrodestra è fondamentale. Andremo insieme in tutte quante le Regioni, quindi da questo punto di vista non vedo particolari difficoltà». A dirlo il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti davanti a Palazzo Chigi, prima del vertice di ieri sera tra i leader del centrodestra per sciogliere il nodo delle candidature per le elezioni regionali.

Dal Veneto alla Puglia, passando per Toscana, Marche e Campania, le forze di maggioranza lavorando per l’intesa sul nome da presentare agli elettori. Le situazioni più complicate sul tavolo anche ieri sera sono rimaste quelle del Veneto e della Campania. I leghisti del Veneto sembra vogliano tenere il punto: la guida della Regione, chiedono, resti a trazione Carroccio. Per i salviniani i nomi restano quelli del vicesegretario Alberto Stefani, che è anche il capo della Liga Veneta, e poi quello del sindaco Mario Conte, fascia tricolore a Treviso. Da parte sua Fratelli d’Italia tiene in bella vista il pallottoliere delle ultime consultazioni, non mancando di cerchiare in rosso la percentuale di voti quasi tre volte superiori a quelli della Lega.

I senatori Raffaele Speranzon e Luca De Carlo sono i papabili del partito di maggioranza relativa, mentre Forza Italia chiede di convergere su Luca Tosi. Altra candidatura ancora in sospeso è quella della Campania. Qui gli alleati devono scegliere il nome da contrapporre a Roberto Fico, pentastellato ex presidente della Camera, che pare aver messo d’accordo tutto il centrosinistra. L’ipotesi di schierare il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, se mai davvero sul tavolo, ora sembra assai remota, pressoché archiviata.

Sui nomi si resta dunque a quelli finora più gettonati: il leghista Gianpiero Zinzi, deputato e segretario regionale, e il meloniano Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri che l’altro giorno ha incassato la disponibilità di Forza Italia e Noi Moderati. Intanto, , Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania, torna a pungere il governatore Vincenzo De Luca: «Il presidente della Regione Marche ha stabilito che si voterà il 28 e 29 settembre. E la Campania? De Luca ancora non fissa la data e continua a scappare con il calendario. Ma la data del voto non appartiene a lui, appartiene ai cittadini. I partiti pretendano che la fissi».

CENTROSINISTRA IN SCHIARITA. Nel centrosinistra Elly Schlein e Giuseppe Conte, assieme al governatore uscente Vincenzo De Luca, saldano l'asse per la Campania, per "definire il perimetro del confronto programmatico" e aprire un tavolo da cui uscirà il nome del candidato a succedergli.  Ieri sera un vertice che segue i precedenti incontri bilaterali e, come viene spiegato, "mira a definire il perimetro del confronto programmatico - aperto alle forze civiche e alle rappresentanze economiche e sociali della Campania - per mettere a punto un solido e concreto progetto di amministrazione della coalizione progressista, sulla base dell'importante lavoro svolto in questi anni". Questo tavolo, si sottolinea, "partirà già nei prossimi giorni e - come già detto dagli stessi protagonisti - al termine di questo ampio confronto verrà individuato il candidato presidente per la guida della Campania". 

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