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02 Agosto 2025 - 09:15
NAPOLI. «Decidano i cittadini. Anche perché sono passati decenni. C’è internet, ci sono i social». A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la diretta social settimanale. «A conferma di quello che sto dicendo prosegue vi ricordo che alcuni presidenti di Regione sono stati mandati a casa non dopo il terzo mandato, ma dopo il primo mandato. Sottolineo un dato positivo che riguarda il superamento, da parte del Pd, della ipocrisia legata al terzo mandato. No perché dobbiamo evitare la concentrazione di potere? Tutti quelli che si stanno candidando, ormai, si candidano non a fare il terzo mandato, ma il quinto. A conferma del fatto che questa balla del terzo mandato era una posizione di totale ipocrisia che serviva soltanto a colpire qualche esponente che si presentava sulla scena politica come uomo libero».
E ancora: «Questa è stata una piccola osservazione solo per ricordare a tutti, a quelli che si candidano, ma anche a quelli che facevano la battaglia ipocrita e indegna di principio finto sul terzo mandato, che sono persone che non hanno nessuna coerenza e nessuna dignità. Né politica, né personale. Dopodiché la vita continua. Andiamo avanti con serenità e cerchiamo di riposarci pure noi una decina di giorni. Già mi viene il mal di testa, già immagino settembre, prima di entrare nel vivo della campagna elettorale. Saremo inondati di palle, di demagogia, di cialtroneria».
De Luca torna ad attaccare sulla questione West Nile: «Auguriamoci che non ci sia un’espansione dell’epidemia, altrimenti avremo al ministero non un epidemiologo, ma una professoressa, una sincera democratica che non capisce niente di epidemiologia. Questo per scelte di clientela politica fatta da FdI al ministero della Salute».
La replica degli esponenti del partito di Giorgia Meloni non tarda ad arrivare. «Ormai De Luca è affetto da comunismo diabetico: vede in Campania una sanità che non c’è, parla di colpe che vorrebbe addebitare ad altri pur essendo esclusivamente sue» dice Antonio Iannone, senatore e commissario regionale del partito in Campania. E la deputata Marta Schifone rincara: «Sarà il caldo, sarà la rabbia per essere stato scaricato dal suo partito, sarà l’amarezza per essere arrivato alla fine della carriera politica, senza aver portato a casa un solo risultato per essere ricordato, ma invitiamo gli amici di De Luca a stargli vicino. Negli ultimi giorni sragiona più del solito e rischia di far danni soprattutto a se stesso».
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